NO POLITICIAN REVIEW / Dope One e Clementino sulla base contro il Sistema

dope cleme no politician

Nuovo video online su Youtube per i rapper campani, ormai veterani del genere, Dope One e Clementino. La traccia in questione è “No Politician”, secondo singolo estratto da Dopera ovvero l’album solista di Dope One.

Il brano vanta il featuring di Iena White, l’intro del rapper romano Noyz Narcos e la produzione di Valerio Nazo. Un bel team di lavoro per creare un ottimo prodotto musicale. La regia del videoclip non è da meno. A firmarlo il noto regista napoletano Gianluigi Sorrentino di Incolore Communication, il quale lo scorso inverno ha debuttato nelle sale cinematografiche con il film d’azione “All night long” che vedeva come protagonista lo stesso Clementino e come attori molti altri Mc’s della scena partenopea.

Ma veniamo a “No Politician”. Il titolo già la dice lunga sulle tematiche. Si evince senza lasciare spazio ad altre interpretazioni che ci troviamo dinanzi ad un brano anti-sistemico.

La prima strofa di Dope One è come si dice in gergo una “mazzata di rap”. Quasi in apnea il Nostro critica con il suo micidiale flow il sistema attuale toccando argomenti come l’Unione Europea ormai palesemente governata da una lobby di banchieri, il fascismo, le privatizzazioni eccessive e non si risparmia nel nominare qualche politico che ha contribuito a distruggere il Paese.

“So Meridionalista” afferma Dope One mostrando un orgoglio di appartenenza tipico delle sue canzoni. L’unica politica che il rapper riconosce non è quella dei senatori e dei parlamentari, ma quella dell’Hip Hop di strada.

Continua dicendo che “la musica è denuncia” perché il compito di un Mc dovrebbe essere infatti proprio mettere in luce le falle della società.

Il ritornello alternato in napoletano ed in inglese sta ad indicare quanto gli artisti siano versatili e capaci di cimentarsi anche in altre lingue.

Parte la strofa di Clementino, altrettanto incisiva sulla base. Contro Babylon, contro il male del nostro ordinamento si rivolge a tutte quelle persone che son costrette a portarsi “na croce rint ‘e vic”. Con giochi di parole e virtuosismi tecnici Iena dedica la sua lirica alla gente comune che ogni giorno deve combattere contro il marcio della classe politica che succhia ogni energia ai cittadini.

La speranza di un futuro migliore, il non accontentarsi e il non chinare la testa davanti a questo stato di cose sembra essere il vero messaggio del testo di No Politician.

Speculazione, prepotenze, tangenti, collusione tra Stato e criminalità organizzata, demonizzazione della canapa sono invece i temi della terza strofa di Dope. La soluzione che il rapper individua per sconfiggere la situazione odierna è la resistenza, da sempre sottolineata attraverso la sua musica.

I due rapper ce l’hanno anche contro i “giornalai” che, servi del regime, preparano attacchi mediatici studiati a tavolino e rigirano le notizie per manipolare i cervelli del popolo trattato come un gregge di pecore.

Nel videoclip molto street-style si susseguono le bellissime immagini selezionate dal team Incolore inerenti ai temi affrontati.

Lottare per i propri diritti e realizzare un cambiamento positivo dal basso per i due rapper è ormai una mission !

Produzione musicale : Nazo
Intro : Noyz Narcos
Regia : Gianluigi Sorrentino
Riprese e montaggio : Giovanni De Miccoli
Direttore di produzione : Giuseppe Rosario Esposito
Produzione video e attrezzature cinematografiche : AeGroup Cinema

 

Articolo di Eugenia Conti

 

 

 

 

NEW SCHOOL NAPOLETANA / “Nun ‘o vire” è il nuovo singolo dei Moderup feat. Nto

moderup ft nto

I Moderup (Enzo Still classe ’95 & Gino Leson classe ’98) sono un duo rap provenienti dalla periferia di Napoli. Appassionati di musica fin da bambini, i due amici crescono insieme a Miano (Quartiere dell’area nord di Napoli) e si avvicinano al genere Hip Hop nella prima adolescenza. Iniziano a scrivere i primi testi e a partecipare alle prime Battle ma solo nel 2012 fanno esce il loro primo progetto “Contro Noi Mixtape” contenente 5 tracce. Nello stesso anno “InColore Communication” decide di curarli artisticamente sotto la supervisione di Gianluigi Sorrentino. Nel 2013 esce in free download il secondo progetto “Siamo Qui EP”. Il 14 Marzo 2014 partecipano e vincono allo Zoobar di Roma il premio come “Miglior gruppo” al Contest “One Shot Game” organizzato dall’Honiro Label che conta oltre 80 gruppi iscritti da tutta Italia. Il premio li porta dritti all’uscita il 18 Giugno 2014 del terzo progetto “Paradigma” in free download su Honiro.it contenente 11 tracce, prodotto e curato da InColore Communication con 3 singoli/video estratti “Questo è quanto” – “Per sentirmi vivo feat. El Koyote” e “Hate”. Vincono il premio a Casapozzano (Caserta) come miglior gruppo per la professionalità e l’impegno e il premio a Chiaiano (Napoli) come miglior gruppo per la migliore esibizione consegnato dal Comune di Napoli. Il 20 Luglio 2015 annunciano che sono a lavoro per il quarto album pubblicando su Youtube il primo singolo/video estratto “Nuje”. Il 2 Dicembre 2015 debuttano anche al cinema nel film “All Night Long” con protagonisti i rapper Nto e Clementino e che vanta la regia del loro stesso regista Gianluigi Sorrentino. Proprio in collaborazione con Ntò è uscito ieri il videoclip di “Nun ‘o vire”. Il feeling tra gli artisti di Miano ed il big di Marianella si avverte nel brano. Lo stesso Ntò aveva dichiarato ai nostri microfoni che i due rapper sono promettenti e che hanno la giusta mentalità per far parte della sua area di riferimento Stirpe Nove. La produzione è affidata ad Nta e la regia ovviamente al bravissimo Gianluigi Sorrentino che ci ha regalato delle straordinarie riprese aeree sulla periferia Nord di Napoli. Il quartiere e le sue problematiche sono al centro del testo del nuovo singolo dei Moderup riprendendo un po’ la scuola di pensiero e lo stile dei Co Sang. Di certo il generale Nto da il suo tocco di classe nel videoclip.  Buona visione !

Eugenia Conti

 

ZETA / Esce oggi film sulla diffusione virale dell’hip hop in Italia con molti rapper in scena

 

E’ uscito oggi in tutte le sale cinematografiche “Zeta”, la nuova pellicola dedicata al fenomeno della diffusione virale dell’hip-hop italiano. Sono ormai diversi anni che il rap nazionale è sulla cresta dell’onda come genere musicale ed il regista Cosimo Alemà non poteva che trasformare in un film-manifesto questa tendenza generazionale. Ed ecco che Alemà ci catapulta in una versione molto cruda e vera di Roma, città fatta di luci e di ombre, di zone ricche e di periferie, di personaggi famosi e di ragazzi che aspirano ad esserlo. I protagonisti sono tre amici poco meno che ventenni Alex detto appunto “Zeta” (Diego Germini) , Gaia (Irene Vetere) e Marco (Jacopo Olmi Antinori) che trovano nell’hip-hop l’unica valvola di sfogo per evadere dalla grigia realtà del quartiere povero in cui abitano e nel successo la sola strada per andare contro ad un destino quasi certo caratterizzato da alienazione, insoddisfazione, frustrazione.

Ma bisogna stare attenti a ciò che si desidera perché a volte le nostre fantasie si avverano. Zeta si ritrova ad essere popolare all’improvviso e a dover fare i conti col mondo dello spettacolo, un ambiente difficile in cui è possibile giocare le proprie carte esclusivamente una volta. Se giochi male la partita sei fuori in automatico.

Il peso della fama e il saperne gestire le conseguenze diventano un compito arduo per Zeta che commetterà molti errori fino a ritrovarsi completamente solo ed abbandonato. Il rapper si renderà conto che gli affetti più sinceri ed i punti di riferimento della sua vita li ha ormai persi, che la notorietà di cui gode è solo effimera e sprofonderà nella solitudine e depressione più totale. Ciò nonostante affronterà i suoi demoni fino ad uscire dallo sconforto e ad avere la consapevolezza che per essere felici nella vita bisogna comprendere cosa si vuole e si ama veramente.

Il cast è d’eccezione perché oltre al bravissimo attore napoletano Salvatore Esposito (Gomorra la Serie) figurano anche diversi nomi tra i più importanti della scena rap nostrana come Clementino, Rocco Hunt, J-Ax, Salmo, Fedez, Baby-K, Noyz Narcos, Briga, Ensi, Rancore, Tormento e tanti altri.

Il regista, già molto affermato nel settore dei videoclip musicali, ha voluto definire questo prodotto cinematografico come il “Tempo delle mele” del 2016 proprio perché affronta temi come le paure, le aspirazioni, il desiderio di riscatto, le delusioni e la voglia di vivere al massimo dei giovani d’oggi. Vi farà emozionare l’ultima scena molto toccante di questo  film che mixa i sentimenti alla musica, l’adrenalina alle batoste che la vita riserva. “Zeta” racconta a ritmo di flow la difficile fase nel percorso di ogni ragazzo del passaggio dall’adolescenza all’età adulta con tutto quello che ne consegue.

DATA USCITA:

GENERE: Drammatico

ANNO: 2016

REGIA: Cosimo Alemà

ATTORI: Diego Germini, Irene Vetere, Jacopo Olmo Antinori, Salvatore Esposito ,Clementino, Aldo Vinci, Fedez, J-Ax, Martin Chishimba

  • SCENEGGIATURA: Cosimo Alemà, Riccardo Bruno
  • FOTOGRAFIA: Edoardo Carlo Bolli
  • MONTAGGIO: Maria Fantastica Valmori
  • PRODUZIONE: 9.99 Films, Panamafilm in collaborazione con Sony Music Italy
  • DISTRIBUZIONE: Koch Media
  • PAESE: Italia
  • DURATA: 100 Min

Eugenia Conti

 

 

 

UN ALTRO ORO PER CLEMENTINO / “Vi presento Miracolo Ultimo Round” (video credits)

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Il rapper nolano Clementino si trasforma per la seconda volta da Iena White (suo pseudonimo) a Iena Gold. Miracolo Ultimo Round infatti è stato decretato disco d’oro circa una settimana fa dalla Classifica Fimi per le oltre 25000 copie vendute. Già il suo Mea Culpa (Universal, 2013) aveva ottenuto lo stesso titolo nel 2014. Dopo la sua partecipazione alla sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo in cui si è classificato al settimo posto tra i concorrenti in gara, Clementino è partito con gli instore in tutta la penisola del terzo ed ultimo capitolo della trilogia di Miracolo, riedizione del doppio cd precedente contenente alcuni brani inediti. Noi lo abbiamo incontrato al Centro Comm.le BariBlu di Triggiano (Ba) per potergli porre qualche domanda. Ci siamo resi conto che sono passati già dieci anni da Napoli Manicomio, l’album con cui il rapper ha cominciato a farsi conoscere all’epoca sul panorama nazionale e ad oggi la strada percorsa è stata lunga e tortuosa, ma con un’evoluzione artistica non indifferente. In questa video intervista ci racconta dell’esperienza sanremese ma anche dei featuring e degli inediti del suo nuovo lavoro : come il pezzo con Giuliano Palma, “Quando sono lontano” ovvero la canzone presentata a Sanremo o la cover di “Don Raffaè”, una reinterpretazione del celebre brano di De Andrè. Si racconta senza mai perdere la vena spiritosa, teatrale e spontanea che da sempre lo caratterizza. Oggi che nelle strade è una superstar non dimentica mai le sue origini, i suoi parenti e la sua seconda famiglia: il suo team. Il pluri-premiato Clementino ha anche vinto qualche giorno fa il “Tim music on stage Awards” come miglior tour rap nazionale di quest’anno. Una vittoria che non poteva che condividere con i suoi amici e dedicare al suo staff. Insomma passano gli anni e Clemente raccoglie sempre più i frutti di ciò che nel tempo ha faticosamente seminato. D’altronde come dice in uno dei suoi brani più famosi “Il sacrificio viene ricompensato. Non si può fare un edificio con il compensato”. E noi non possiamo che augurargli di avere sempre ‘o vient in poppa !

Intervista : Eugenia Conti

Riprese : Anyta Marinelli

Montaggio : Vito Rutigliano

RECORD REVIEW / Darkswing di Paura (2015)

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Il rapper Paura, al secolo Francesco Curci, pilastro dell’hip-hop campano ci delizia ancora una volta con una delle sue migliori portate: il rap. Darkswing, uscito nel 2015 sotto l’etichetta napoletana indipendente Full Heads è l’ultimo prodotto del Guaglione Evergreen ed è il classico disco che dà orgasmi già dal primo ascolto. Il primo impatto è formidabile, qualcosa che ti lascia allibito. La mescolanza di rime e di flow aulici lasciano la loro impronta su ogni beat. Questi ultimi underground e super innovativi trasmettono forti emozioni quando suonano. C’è la ricerca di qualcosa di nuovo che però non è né Trap né Pop, ma solo rap con i controcazzi. Diciamocela tutta Paura sa il fatto suo per quanto riguada lo stile e la singolarità ed anche le produzioni di D-Ross, J-Vas, Fid Mella, The Jawas, Amon, De-Quantuside, Stabber e Star-T-uffo pompano originalità e HipHop allo stato puro. Le collaborazioni ovviamente non potevano essere da meno. Troviamo infatti Danno e Dj Craim agli scratch in “Un Mondo Difficile”, Dj 2p agli scratch in “Il ritorno del Guaglione”, Clementino in “Nuoto nel flow”, Ison in “Overdrive”, mega combo con Don Diegoh, Ensi e Kiave in “L’Amore”, E-Green in “Double dragon” e per finire Greg Rega in “Il motivo”. Si parla degli anni trascorsi a dedicare ogni cosa alla musica e a questa cultura, dalle prime cassette ai cd. Si parla delle difficoltà attraversate per realizzare tutto questo negli anni passati. Si parla di amore e di quanto Paura sia cresciuto professionalmente ed umanamente. Inoltre il King Curci dedica anche un brano a tutti i suoi supporter che lui ama definire “fratelli” intitolato “Il Motivo”. Ovviamente non mancano tracce con una buona dose di auto-celebrazione che si identificano con la forza delle rime. Per quanto mi riguarda credo che questo lavoro sia completo e senza nessuna imperfezione. Un prodotto curato nei minimi particolari dalla copertina alle registrazioni fino ai mixaggi di Daniele Franzese, ma soprattutto alle parole incise su ogni singola nota. Dunque se avrete voglia di ascoltare un pò di sano rap non potete non ascoltare Darkswing.

Fabio BigEffe Sgambato

RECORD REVIEW / MEA CULPA – Clementino (2013)

mea culpa

“Mea Culpa” è il terzo disco solista dell’artista datato maggio 2013. Ovvio che dai tempi di Napoli Manicomio e del Cazone Largo, non solo l’abbigliamento, ma anche lo stato di cose siano cambiati un po’.

Clementino è cresciuto, ha avuto l’incontro con situazioni e dinamiche diverse che l’hanno portato a scrivere i versi di Mea Culpa. Con questo lavoro va più incontro al grande pubblico, contamina il rap underground con ritornelli più melodici, ma senza mai snaturarsi.

L’album che vanta collaborazioni e produzioni d’eccezione si apre da subito sul beat di Fritz Da Cat con Amsterdam, racconto personale dell’mc in cui viene fuori l’importanza del rap in questi tempi duri e la necessità di dover scrivere sempre come valvola di sfogo.

E’ il turno di ‘O vient, grande hit della scorsa estate, cantata a squarciagola dal più piccoli ai più grandi. Ma in quanti hanno recepito il vero senso del testo? Clemente ripercorre la storia e trova in quest’ultima la causa dell’emigrazione da Sud a Nord.

Una canzone in cui il rapper diventa brigante e si esprime senza filtri e remore. Tema dell’emigrazione richiamato anche nella traccia numero 4 “Aquila reale”. Accanto a tematiche più impegnative, considerando la solarità del nostro artista nascono anche i pezzi più a “pariamento” come “Che hit” o “Alto livello”, che diventano suoi cavalli di battaglia durante i live, interpretandoli con la teatralità che lo contraddistingue, permettendogli di dominare il palco come gladiatore dentro un’arena.

Anche Giovanni Falcone e Peppino Impastato trovano il loro posto all’interno del cd nella traccia”Mea Culpa” feat. Meg, bellissima ex voce femminile dei 99 Posse, che da il nome all’intero album. Clementino parla col suo linguaggio hip hop di fatti così delicati senza però risultare mai retorico, come è dimostrato in un altro brano: “Pianoforte a vela”, dedicato alle vittime della camorra. Qui racconta tre agguatii realmente avvenuti nelle strade di Napoli e a cui egli stesso ha assistito in prima persona.

La base con quelle note di pianoforte in lontananza, le parole cruente e forti che si susseguono una dietro l’altra e che ti aprono un sipario su quelle realtà, per me lo rendono uno dei brani più belli. Sipario aperto su certi scenari anche nel brano “Dalle Palazzine”, la cui ratio è quella di far rendere conto che tutte le periferie sono uguali ed hanno proprie problematiche, da Scampia a Quartoggiaro.

E qui non potevano mancare colleghi come Ntò, ex Cosang, from Marianella (periferia di Napoli) o Marracash from Barona (periferia di Milano). Gli ospiti sono tanti comunque: da Paura a Noyz Narcos, da Fibra a Rocco Hunt, Jovanotti e Negrita. Fratello (feat.Jovanotti) e Buenos Aires-Napoli (feat. Negrita) dimostrano che il rap può essere versatile e che le citazioni col parlato possono essere la base ideale per creare una nuova canzone. Giungla, col fratellino Rocco Hunt, racconta poi della loro musica. “Tra mille tradizioni, Clementino, Rocco Hunt, sona hardcore a musica terrona”. Il gran finale per me c’è nella Bonus Track del disco: “Messaggeri del Vesuvio”, sul cui beat rappa una buona fetta della scena campana, compresi i nomi più storici. Speaker Cenzou, Ale Zin, Ekspo, ShaOne, Polo.

Quelli che una volta venivano chiamati La Famiglia o 13 bastardi e senza i quali oggi nella città partenopea non ci sarebbe neanche un graffito, un ragazzo col cappellino da mc ed una battle di freestyle. Ciò che trapela è forte: Clemente per quanto sia potente ormai a livello nazionale non dimentica le sue origini. Sa di essere bravo in italiano, ineguagliabile in napoletano. Si considera un messaggero del Vesuvio, un pò come quelli della Dopa del primo Neffa.

Eugenia Conti