ROTOTOM SUNSPLASH DAY 06 REPORTAGE / Con Manu Chao notte da record nella storia del Festival

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Da record la sesta serata del 18 agosto 2016 al Rototom Sunsplash (Benicassim, Spagna). Alle 19:00 le decine di migliaia di biglietti disponibili sono stati già tutti venduti registrando un sold out da record nella storia pluridecennale del Festival. La causa di tutto ciò è soprattutto la presenza sul main stage del grande cantante franco-spagnolo Manu Chao, ormai adorato da diverse generazioni di persone in tutto il Mondo. L’artista peraltro umilissimo e sempre sorridente si è esibito in un live da paura di oltre due ore ma andiamo per gradi partendo dall’inizio dello spettacolo.

In apertura infatti del Day 06 troviamo sul palco il reggae singer Tarrus Riley dal Bronx di New York. Le origini però sono jamaicane al 100 per 100 dal momento che il padre dello stesso era a sua volta un noto veterano dell’isola : Jimmy Riley.

Con numerose nomination ricevute alle spalle e vincitore di awards, Trrus Riley ha tenuto uno show al Rototom Sunsplash molto sentito dalla massive. In apertura la bella e talentuosa Alaine, altra artista americana/jamaicana che già aveva calcato il palco del Festival nell’edizione 2009. Quando Tarrus è andato in conferenza stampa after show tanti sono stati i media e gli artisti interessati nell’ascoltarlo. Gli è stato chiesto cosa pensasse degli altri generi musicali e dell’evoluzione della reggae music ed ha risposto che apprezza qualsiasi tipo di sound quando è bello. Se il suono ha un’armonia significa che è giusto che esista. L’intervento di Riley è stato chiuso con un applauso calorosissimo.

E’ stata poi la volta on the main stage di Gentleman’s Dub Club. L’artista made in Uk è tornato con un sound del tutto rinnovato, con una nuova band molto più dub e bisogna dire che la sua originalità è stata accettata di buon grado dal pubblico. Della serie che sperimentare nuove cose si è rivelata la mossa giusta che ha permesso a Gentleman di rinnovarsi sul mercato europeo. Quest’estate infatti non a caso ha partecipato a molti dei più importanti festival reggae del Continente.

Successivamente si è esibito Biga Ranx, artista reggae francese molto seguito soprattutto nella propria Nazione. Quest’ultimo anche se ancora giovane ha dimostrato personalità e con la raffinatezza che lo contraddistingue ha dimostrato di quanto il suo flow sia preciso e pulito.

Come dicevano i latini dulcis in fundo… una ventata di gioia, allegria ed adrenalina è arrivata sul palco nel momento in cui è iniziato lo spettacolo di Manu Chao con la sua fantastica band La Ventura.

Sorprendenti i fiati con il trombettista Gabriele Blandini ed il trombonista Gianluca Ria, entrambi salentini doc scovati casualmente in Italia da Manu Chao, il quale fin da subito è rimasto impressionato dalla loro energia mentre suonavano. Ma non finisce qua. C’è stato un altro ospite made in Salento. Infatti anche Nandu Popu ha raggiunto il main stage per cantare tre strofe dei Sud Sound System sulla base punk latina del Nostro che lo accompagnava alla chitarra. Un esperimento molto interessante che si è tradotto in un bellissimo featuring sul palcoscenico.

Per tutto il tempo del live dal pubblico sono svolazzate sinuose le bandiere di tutte le nazionalità. Le persone unite in quell’occasione come una famiglia, tutte insieme nel nome di quella musica e di Manu hanno creato un clima assolutamente anti-razzista e di aggregazione.

Il suo stile a cavallo tra punk, reggae, ska, rock, salsa latina e molti altre sonorità non è catalogabile in un genere ben defenito. E’ stile Manu Chao. Punto. Impossibile da imitare o da sostituire. E così il vivacissimo singer con la propria chitarra a tracolla ha coinvolto la massa per oltre centoventi minuti con una facilità imbarazzante.

Abbiamo incontrato persone di ogni luogo giunte al Rototom Sunsplash apposta per vederlo. Addirittura c’era gente che veniva dall’Argentina o comunque dal Sud America dove il nostro è estremamente famoso.

Le sue liriche di denuncia ne sono il merito. Il suo background familiare anche. Ricordiamo che lo stesso è figlio di un noto giornalista spagnolo che dovette rifugiarsi a Parigi per sfuggire alla dittatura di Franco. In casa di Manu Chao da ragazzo arrivavano spesso rifugiati politici proprio del Sud America. Questi ultimi sono stati di grande ispirazione per la sua musica ed un arricchimento molto importante per il proprio bagaglio culturale ed artistico. “Clandestino”, “Desaparecido”, “Me gustas tu” sono stata cantate all’unisono e con immensa passione dalle infinite persone presenti per l’occasione.

La musica incessante, il ritmo caliente, i fiati imponenti che accompagnavano la chitarra di Manu in prima linea hanno reso la fine della sesta serata del Rototom 2016 un vero e proprio incanto.

Photo gallery :

Articolo Eugenia Conti

Pics Giorgio Nuzzo

ROTOTOM & FRIENDS EUROPE / Un tour primaverile per il più famoso festival reggae europeo

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Se parliamo di Rototom Sunsplash ai tantissimi amanti della reggae music e delle sue branchie viene subito in mente l’enorme Festival musicale, il più grande d’Europa, che dal 2010 si tiene ogni estate nel cuore della Spagna e precisamente a Benicasim. Il Rototom Sunsplash però nasce in Italia nel lontano 1998 e si è sempre contraddistinto per le importanti tematiche che affronta: dall’antiprobizionismo delle droghe leggere all’antirazzismo. Per questo 2016 l’organizzazione ha deciso di fare una grande sorpresa a tutti gli appassionati del genere promuovendo un tour primaverile con concerti in tutta Europa: “Rototom & friends Europe” in attesa come ogni anno della tappa ufficiale spagnola ad agosto. Per il momento le date annunciate sono già 16, ben 4 in Italia e 2 al Sud: abbiamo Modena, San Biagio di Callalta vicino Treviso e poi il 30 aprile Maglie (Lecce) per concludere il primo maggio a Bari.

Per quanto riguarda la line-up artistica quest’ultima non è stata ancora definita del tutto. I primi nomi confermati sono questi: Junior Kelly dalla Jamaica famosissimo per il suo messaggio legato al movimento Rastafariano, il gruppo reggae The Wailing Souls sulla scena musicale dagli anni ’60 e sempre proveniente dalla famosa Isola delle Antille; Daniel Bambataa Marley, figlio ventiseienne di Ziggy Marley e nipote del “Dio” Bob; Raphael, artista nigeriano con mamma italiana; i Sud Sound System, trio salentino pioniere del raggamuffin nella nostra Nazione; Randy Valentine, cantante, producer, songwriter jamaicano ma che deve la sua fama all’Europa e soprattuto al Regno Unito e infine Jahcoustix dalla Germania con la sua selezione reggae, dub e dancehall. Le altre reggae-stars che saliranno sul palco le conosceremo più in la.

La tournée vera e propria invece inizierà il prossimo 20 aprile per concludersi il 7 maggio. Ecco le tappe ufficiali previste ad oggi:

20 Aprile Wroclaw, Poland

21 Aprile Amsterdam, Netherlands

22 Aprile Madrid, Spain

23 Aprile Bilbao, Spain

24 Aprile Barcellona, Spain

25 Aprile Modena, Italy

26 Aprile Innsbruck, Austria

27 Aprile Praga, Czech Republic

28 Aprile Vienna, Austria

29 Aprile San Biagio di Callalta (TV), Italy

30 Aprile Maglie (Le), Italy

1 Maggio Bari, Italy

3 Maggio Marseille, France

4 Maggio Lyon, France

6 Maggio Antwerp, Belgium

7 Maggio Zurigo, Switzerland

In attesa degli aggiornamenti non resta che seguire la carovana del “Rototom & friends Europe”…

Eugenia Conti

 

 

 

 

 

 

EUROPEAN TOUR / I Sud Sound System portano in tutto il Continente la musica del Salento

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Comincia a maggio un super tour europeo per i Sud Sound System. Dopo un inverno trascorso per lo più nella propria Terra a lottare e a combattere a fianco di agricoltori, cittadini ed esperti per contrastare la questione o per meglio dire la truffa Xylella, adesso è arrivato il momento per i pionieri del raggamuffin salentino di diffondere la loro musica e i loro messaggi oltre i confini nazionali.

“Fuecu intra l’Europa” assicurano. La grande avventura comincerà il 1 maggio a Lugano in Svizzera per poi presentare il loro ultimo lavoro “Sta tornu” in altre tra le più importanti capitali europee. Purtroppo non li avremo con noi per la terza edizione del 1 maggio a Taranto, ma di sicuro ne saranno felici tutti gli emigrati e i supporter in ogni angolo d’Europa. Girare il continente porterà ancora più esperienza e ispirazione negli artisti, così come il loro pensiero potrà avere maggiormente l’opportunità di diventare un manifesto o un esempio per diverse Nazioni.

Non dimentichiamo che il libro dello stesso Nandu Popu nasce a seguito di una chiacchierata post-concerto in Svizzera con un fan salentino emigrato e stabilitosi da quelle parti. Insomma, “Simu salentini de lu munnu cittadini” significa che la musica di Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu per quanto identitaria può unire tutte le culture e favorire l’integrazione tra popoli. Più di venti anni fa esordivano in casa con i primi 12 pollici e la loro popolarità cresceva attraverso passaparola a livello locale, oggi possono asserire di essere ambasciatori del reggae in Europa.

Tour dates:

May 01 FESTA PRIMO MAGGIO
May 02 Club K Dusseldorf, Germany
May 03 Cassiopeia Club Berlin, Germany
May 05 Dingwalls London, UK
May 07 Cabaret Sauvage Paris, France
May 08 Opium Room Dublin, Ireland
May 09 VK Club Brussels, Belgium
May 10 Sugar Factory Amsterdam, Netherlands
May 12 Razzmatazz Barcelona, Spain

 

Eugenia Conti