“Salento fuoco e fumo “è il primo romanzo scritto da Fernando Blasi, in arte Nandu Popu, pubblicato da Laterza nel 2012. Narra la storia di un ragazzo alle prese con le contraddizioni della sua terra: il Salento degli ulivi secolari, del Barocco e delle spiagge, ma anche dell’inquinamento e dei traffici illeciti orditi da politici e dalla Sacra Corona Unita.
Il romanzo riscuote successo soprattutto tra gli ambientalisti, i movimenti militanti, nelle scuole. Ben presto i giovani meridionali si identificano nella lotta e nelle aspirazioni del protagonista Mattia.
Nel 2014 Nandu Popu trasforma il libro in Unplugged Show, un monologo arrangiato da musiche e brani dei Sud Sound System che viene presentato in scuole, teatri e nel corso di molteplici eventi. Da questo incontro live tra musica e narrazione nasce l’idea del progetto “SALENTO FUOCO E FUMO DUB NOVEL”. Nella dub novel, già disponibile su tutte le piattaforme, gli 8 capitoli del libro vengono raccontati dalla voce dell’artista e accompagnati da musiche inedite arrangiate dai musicisti salentini: Marco Rollo alle tastiere, Luca Manno al sax, Papa Leu e Emanuele Pezzuto alla chitarra. Le tracce sono state registrate sotto la supervisione di Luca Bandirali al Mad Vibes Studio Recording e mixate da Altipiani.
Brand new Sud Sound System / “Brigante” è il primo singolo estratto dal prossimo album “Eternal vibes”
Il 30 giugno esce il nuovo e decimo album in studio dei Sud Sound System dal titolo “Eternal Vibes”. Un progetto che appunto vuole sottolineare l’attaccamento dei Nostri alla dimensione naturale e meditativa in cui sono cresciuti. Ma Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu non professano solo la bellezza della natura che li circonda, sono anche ribelli e anti sistemici nel denunciare chi o cosa distrugge l’ambiente stesso. Partendo da questi presupposti nasce il singolo “Brigante”, un inno ai tradimenti e alle infamità che il nostro Mezzogiorno ha subito nella storia. I maestri del reggae Made in Salento ripropongono lo stereotipo del brigante come eroe popolare che difendeva la propria Terra contro gli invasori. La parola “brigante” rappresenta tutti quei giovani italiani che, da Nord a Sud, uniti dalla sopportazione di istituzioni politiche ed economiche insensibili a problematiche giovanili, sono costretti a lasciare la propria Terra per realizzare i propri sogni. “Brigante” è chi si ribella, si arrabbia e allo stesso tempo rimane sognatore e innamorato, alla costante ricerca di un equilibrio nella società attuale.
“Eternal Vibes” si preannuncia quindi come un disco carico di emozioni, ma al contempo di denuncia sociale, che invita a liberarsi dalle bugie del Sistema e a mettere in discussione retoriche e luoghi comuni.
Queste le date confermate del tour estivo dei Sud Sound System, seguite il calendario su Bandsintown in continuo aggiornamento :
09.06 – ARLUNO (MI) – Melt Fest
15.06 – PESCARA – Ponte Flaiano
20.06 – CAMPI BISENZIO (FI) – Festa della birra
24.06 – MENFI (AG) – Inycon
01.07 – APANI (BR) – Torre Regina Giovanna
08.07 – DESIO (MB) – Parco Tittoni
22.07 – MONTEGO BAY (JAMAICA) – Sumfest Festival
28.07 – ACQUARICA DEL CAPO (LE) – Grano in festa
29.07 – BERSENBRUCK (GERMANIA) – Reaggae Jam
04.08 – BERCHIDDA (SS) – Sardina Reggae Fest
06.08 – MONTEMILETTO (AV) – Le 4 notti dei briganti
25.08 – FABRICA DI ROMA (VT) – Festa della birra
10.09 – CASSANO MAGNAGO (VA) – Summerfield Festival
Eugenia Conti
3° anniversario Officine Tarantine / Nandu Popu : “Vi presento Salento Fuoco e Fumo unplugged show”
Significativa intervista con Nandu Popu realizzata a Taranto da Gege Vibes in occasione del terzo anniversario d’occupazione delle Officine Tarantine poco prima che desse seguito al suo “Salento fuoco e fumo unplugged show” accompagnato dalla Smoke ‘n’ fire band.
Proprio ieri il leader dei Sud Sound System ha ritirato a Palazzo Montecitorio a Roma il premio “100 eccellenze italiane” insieme ai suoi colleghi Don Rico e Terron Fabio.
Un meritato riconoscimento visto che in particolare Nandu oltre ad essere il cantante reggae che ben conosciamo è anche un sognatore rivoluzionario che milita attivamente sul territorio.
Infatti ci ha fatto capire come le nuove generazioni siano sempre meno disponibili ad accettare compromessi a ribasso come barattare la propria salute con un posto di lavoro qualunque esso sia, come perdere la propria identità sociale e personale, una volta che dimenticati i tradizionali punti di riferimento si scompare in una notte indistinta in cui tutte le vacche sono nere.
E’ questa la direzione verso cui ci spinge il “meraviglioso”, o presunto tale, sistema della globalizzazione mondiale. Sono emblematici i casi drammatici dell’Ilva di Taranto e della centrale a carbone di Cerano.
A tutto ciò si oppongono novelli emuli di Davide contro Golia : i ragazzi di Ammazza che Piazza, Officine Tarantine, No al Carbone, No Tap, Fasano Antirazzista, il Popolo degli Ulivi e altre realtà.
Ed è proprio in questa prospettiva che Nandu ha voluto sottolineare l’importanza dell’anniversario dell’occupazione con uno show di oltre un’ora e mezza ispirato al suo noto libro che, molto presto diventerà un audio book con la voce narrante dello stesso Popu e il sottofondo della sua fidata band.
Guarda la video intervista :
Intervista e articolo Eugenia Conti
Editing Lucia Rosato
Damian Marley in Lecce reportage / Jr Gong smashs up the place during his exclusive date in South italy
Non è stato un caso che l’unica data in Italia del Sud di Damian Marley si sia svolta la scorso due settembre proprio a Lecce. Si sa infatti che il capoluogo del Salento da sempre vanta una gran concentrazione di appassionati e cultori del reggae. Il merito della diffusione di questo genere va soprattutto ai Sud Sound System che 25 anni fa hanno portato per la prima volta sul proprio territorio le sonorità dell’isola caraibica. Sembrava quindi doveroso che fossero proprio Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu ad aprire il live di Jr Gong. La massive ha atteso fomentatissima che arrivasse il momento catartico. Dall’intera regione interi pullman hanno raggiunto la location di Masseria Ospitale per assistere allo show del più giovane della seconda generazione Marley. Quando Damian è salito sul palco al suono della sua storica hit dancehall / dubstep “Make it Bun dem” feat. Skrillex la folla è impazzita fin dal principio.
Come si suol dire una partenza col botto. Tutto lo spettacolo di oltre un’ora e un quarto è stato sentitissimo dal pubblico che ha fatto da perenne accompagnatore alla reggae star ed alla sua band. I musicisti non sono stati da meno creando un sound spettacolare con una batteria prepotente ed una tastiera sublime. Le due coriste hanno colpito in particolare gli spettatori perché oltre ad avere una voce da paura hanno ballato scatenate on the stage per tutto il tempo seguendo perfettamente il ritmo.
Molto simbolico anche lo sbandieratore che non ha mai smesso di sventolare un enorme drappo sul quale era rappresentato ovviamente un leone. Non solo adrenalina durante suoi pezzi esplosivi come “Set up shop” e “Welcome to jamrock”, ma anche brividi ed emozioni intense quando Jr Gong ha voluto omaggiare il padre Bob eseguendo alcuni suoi pezzi come “Could you be loved”, “Exodus” e “Get Up Stand Up”.
Una pioggia di stelle ha incorniciato la voce del singer jamaicano in una bellissima notte di settembre.
Terminato il suo live a continuare a far danzare i presenti ci ha pensato Gappy Ranks, singer inglese dallo stile molto dancehall che ha chiuso il bellissimo evento promosso dall’agenzia leccese “Molly’s Art” con una marea di fresh and positive vibes.
It was not a coincidence that the only date in South Italy of Damian Marley was the last 2 September just in Lecce. It is known that the capital of Salento always has a large concentration of enthusiasts reggae lovers. The merit of the diffusion of this kind was of Sud Sound System that 25 years ago led for the first time on their territory the sounds of the Caribbean island. It seemed so right that Don Rico, Terron Fabio and Nandu Popu to open the life of Jr Gong. The massive was very hot and waiting for the arrival of the cathartic moment. A lot of busses from the whole region have reached the location of Ospitale Masseria to watch the show of the youngest of Marley’s second generation. When Damian took the stage the sound of his historic hit dancehall / dubstep “Make it Bun dem” feat. Skrillex made the whole massive go crazy. The show started with a bang. The show was more than an hour and and the public was the constant companion to the reggae star and his band. The musicians were not outdone by creating a spectacular sound with a bully drummer and a sublime keyboarder. The two chorists were especially good viewers because apart of their beautiful voice they unleashed dance on the stage all the time by following the rhythm perfectly. Very symbolic even the flag-waver who has never stopped waving a huge cloth on which was obviously represented a lion. Not only adrenaline during its explosive tracks like “Set up shop” and “Welcome to Jamrock”, but also chills and intense emotions when Jr Gong wanted to give a tribute to his father Bob performing some of his songs such as “Could you be loved”, “Exodus” and “Get Up Stand Up”. A lot of stars framed by Damian’s voice in a beautiful September night. After his live the event continued with Gappy Ranks, english singer by dancehall style that ended the nice event promoted by the agency from Lecce “Molly’s Art”.
Articolo Eugenia Conti
Photo Gallery Francesco Sciolti
25 ANNI SUD SOUND SYSTEM / “Reggae : voce del popolo che esce dall’anonimato”
25 anni di storia. 25 anni di musica. Quest’anno i Sud Sound System festeggiano le nozze d’argento con il Reggae.
E’ passato già un quarto di secolo da quando il famoso gruppo reggae salentino è nato. Proprio quest’estate per celebrare quest’avvenimento Nandu Popu, Don Rico e Terron Fabio hanno raggiunto la Jamaica dei loro sogni dove hanno dato vita a un bel mini tour di successo tra Kingston e Montego Bay. Si è creato così il sodalizio artistico con Richie Stephens & Ska Nation Band (ovvero la loro band Bag a Riddim ampliata dalla sezione fiati dei Vudz). Quest’unione ha dato vita ad un bellissimo album dal titolo Internationally, la cui title track è proprio quella in combination coi Sud Sound System. Un altro progetto istituzionale che è nato sempre a seguito della conoscenza con lo Stephens è il gemellaggio culturale tra Kingston e Salento e tra le rispettive università. Da Sud a Sud, i Nostri sono l’espressione della salentinità che gira il Mondo attraverso la propria arte. Li abbiamo intervistati al Rototom Sunsplash di Benicassim (Spagna) prima del loro show sul main stage del festival. Ci siamo resi conto di quanto, dopo un quarto di secolo, le tematiche delle tre esse siano ancora attuali anche tra più generazioni di persone e sempre coerenti contro il sistema di Babylon. Il reggae, come dice Terron Fabio, è la voce del popolo che esce dall’anonimato non attraverso la cronaca nera, ma attraverso la musica.
Perché la musica è libertà…
Intervista Eugenia Conti
Shooting Giorgio Nuzzo
Editing Stefano Bianchi
Special thanks to :
Sud Sound System Official, Rototom Sunsplash, State of Mind
ROTOTOM SUNSPLASH DAY 06 REPORTAGE / Con Manu Chao notte da record nella storia del Festival
Da record la sesta serata del 18 agosto 2016 al Rototom Sunsplash (Benicassim, Spagna). Alle 19:00 le decine di migliaia di biglietti disponibili sono stati già tutti venduti registrando un sold out da record nella storia pluridecennale del Festival. La causa di tutto ciò è soprattutto la presenza sul main stage del grande cantante franco-spagnolo Manu Chao, ormai adorato da diverse generazioni di persone in tutto il Mondo. L’artista peraltro umilissimo e sempre sorridente si è esibito in un live da paura di oltre due ore ma andiamo per gradi partendo dall’inizio dello spettacolo.
In apertura infatti del Day 06 troviamo sul palco il reggae singer Tarrus Riley dal Bronx di New York. Le origini però sono jamaicane al 100 per 100 dal momento che il padre dello stesso era a sua volta un noto veterano dell’isola : Jimmy Riley.
Con numerose nomination ricevute alle spalle e vincitore di awards, Trrus Riley ha tenuto uno show al Rototom Sunsplash molto sentito dalla massive. In apertura la bella e talentuosa Alaine, altra artista americana/jamaicana che già aveva calcato il palco del Festival nell’edizione 2009. Quando Tarrus è andato in conferenza stampa after show tanti sono stati i media e gli artisti interessati nell’ascoltarlo. Gli è stato chiesto cosa pensasse degli altri generi musicali e dell’evoluzione della reggae music ed ha risposto che apprezza qualsiasi tipo di sound quando è bello. Se il suono ha un’armonia significa che è giusto che esista. L’intervento di Riley è stato chiuso con un applauso calorosissimo.
E’ stata poi la volta on the main stage di Gentleman’s Dub Club. L’artista made in Uk è tornato con un sound del tutto rinnovato, con una nuova band molto più dub e bisogna dire che la sua originalità è stata accettata di buon grado dal pubblico. Della serie che sperimentare nuove cose si è rivelata la mossa giusta che ha permesso a Gentleman di rinnovarsi sul mercato europeo. Quest’estate infatti non a caso ha partecipato a molti dei più importanti festival reggae del Continente.
Successivamente si è esibito Biga Ranx, artista reggae francese molto seguito soprattutto nella propria Nazione. Quest’ultimo anche se ancora giovane ha dimostrato personalità e con la raffinatezza che lo contraddistingue ha dimostrato di quanto il suo flow sia preciso e pulito.
Come dicevano i latini dulcis in fundo… una ventata di gioia, allegria ed adrenalina è arrivata sul palco nel momento in cui è iniziato lo spettacolo di Manu Chao con la sua fantastica band La Ventura.
Sorprendenti i fiati con il trombettista Gabriele Blandini ed il trombonista Gianluca Ria, entrambi salentini doc scovati casualmente in Italia da Manu Chao, il quale fin da subito è rimasto impressionato dalla loro energia mentre suonavano. Ma non finisce qua. C’è stato un altro ospite made in Salento. Infatti anche Nandu Popu ha raggiunto il main stage per cantare tre strofe dei Sud Sound System sulla base punk latina del Nostro che lo accompagnava alla chitarra. Un esperimento molto interessante che si è tradotto in un bellissimo featuring sul palcoscenico.
Per tutto il tempo del live dal pubblico sono svolazzate sinuose le bandiere di tutte le nazionalità. Le persone unite in quell’occasione come una famiglia, tutte insieme nel nome di quella musica e di Manu hanno creato un clima assolutamente anti-razzista e di aggregazione.
Il suo stile a cavallo tra punk, reggae, ska, rock, salsa latina e molti altre sonorità non è catalogabile in un genere ben defenito. E’ stile Manu Chao. Punto. Impossibile da imitare o da sostituire. E così il vivacissimo singer con la propria chitarra a tracolla ha coinvolto la massa per oltre centoventi minuti con una facilità imbarazzante.
Abbiamo incontrato persone di ogni luogo giunte al Rototom Sunsplash apposta per vederlo. Addirittura c’era gente che veniva dall’Argentina o comunque dal Sud America dove il nostro è estremamente famoso.
Le sue liriche di denuncia ne sono il merito. Il suo background familiare anche. Ricordiamo che lo stesso è figlio di un noto giornalista spagnolo che dovette rifugiarsi a Parigi per sfuggire alla dittatura di Franco. In casa di Manu Chao da ragazzo arrivavano spesso rifugiati politici proprio del Sud America. Questi ultimi sono stati di grande ispirazione per la sua musica ed un arricchimento molto importante per il proprio bagaglio culturale ed artistico. “Clandestino”, “Desaparecido”, “Me gustas tu” sono stata cantate all’unisono e con immensa passione dalle infinite persone presenti per l’occasione.
La musica incessante, il ritmo caliente, i fiati imponenti che accompagnavano la chitarra di Manu in prima linea hanno reso la fine della sesta serata del Rototom 2016 un vero e proprio incanto.
Photo gallery :
Articolo Eugenia Conti
Pics Giorgio Nuzzo