VIDEO INTERVISTA CON I VUDZ : “Dal Salento vi presentiamo il nostro album Balkan Trip”

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E’ uscito lo scorso 27 maggio ed è disponibile in tutti gli stores digitali nonché in copia fisica il nuovo album della band salentina Vudz dal titolo Balkan Trip. La formazione interamente made in Salento viene dai principali circuiti artistici nazionali ed internazionali. I musicisti dei Vudz infatti hanno collaborato con artisti come Sud Sound System, Manu Chao, Roi Paci, Folkabbestia, Negramaro, Richie Stephens, Neffa e tanti altri… Il versatile quintetto è composto da Giancarlo Dell’Anna (tromba),Marco Rollo (piano e synth), Luca Manno (sax), Gianluca Ria (bassotuba) e Cristian Martina (batteria). I cinque amici hanno deciso di intraprendere insieme questo ambizioso progetto dal sound molto particolare. Infatti nei brani vengono abbinate le sonorità tipiche balcaniche a quelle della tradizione salentina contaminate con il funk, il jazz, lo swing, il rocksteady ed addirittura alle volte una punta di elettro. Il disco vanta poi i featuring di moltissimi musicisti rinomati come ad esempio quelli con il chitarrista Lele Spedicato e il sassofonista Rosario Giuliani. Anche i featuring con i cantanti non sono da meno. In primis spicca il nome di Neffa, il veterano che di certo ha bisogno di presentazioni e poi da non sottovalutare le voci brillanti dei giovani talenti del posto Giorgia Faraone e Vincenzo Baldassarre.

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(Credits Giulio Rugge)

Più che un gruppo i Vudz sono una vera e propria comune, come hanno specificato ai nostri microfoni. Abbiamo realizzato questo video circa un mese fa al Womb di Lecce post conferenza stampa di presentazione del loro “Balkan Trip”. Di fronte alle telecamere di Gege Vibes i Nostri ci hanno raccontato dell’evoluzione del proprio percorso artistico, di come sono arrivati fino a questo punto cruciale loro della carriere e dei sogni futuri a cui ambiscono. Il risultato del tutto è in questa simpatica video intervista dal tono scherzoso, ma dai contenuti molto interessanti.

Intervista : Eugenia Conti

Riprese : Giorgio Nuzzo

Montaggio : Morello Selecta

Special thanks to :

Vudz – Claudia Mangione – Womb Lecce – Parkour di Sama Lo – Funky Cafe – Get up Music – Live & Survive

A TUTTO HIP HOP A CASA DELLE ARTI / Proiezione del film Numero Zero + live di Kaos One

Kaos One Dj craim+ Numero Zero

Il 12 marzo alla Casa delle arti risuonerà il battito hip hop, con uno dei migliori e più conosciuti rapper italiani: KAOS ONE, affiancato sul palco da uno dei dj più acclamati in giro per la penisola: DJ CRAIM. Insieme presentano il nuovo album “Coup De Grace”.

 

Il concerto si inserisce tra gli eventi di CIAK SI SUONA. Infatti la serata prevede anche la proiezione di un film in anteprima:NUMERO ZERO (produzione Withstand, regia e sceneggiatura di Enrico Bisi), uno straordinario documentario sulle origini del rap italiano, con la voce narrante di Ensi e con la partecipazione di: Fabri Fibra, Next One, Ice One, Militant A, DeeMo, Kaos, Neffa, Esa, J-Ax, Fritz Da Cat, Fish… e tanti altri! A presentare il film, in anteprima per la provincia di Bari, ci sarà l’autoreENRICO BISI.

 

Inoltre l’intera giornata sarà una vera festa della migliore cultura hip hop locale!

Si comincerà dal mattino con la performance del writer della DPC Crew a cura di BackJump Street Shop e, in apertura del live di Kaos One & Dj Craim, mega session con con Tenko, Comagatte, Panico, Pacman, Hanzo backed by Keedo e Dirty Brown Records. Si chiude in bellezza con il dj set di Tuppi fino alle prime ore del mattino!

 

PROGRAMMA

Ore 10 – 17: writing con DPC CREW.

Ore 20: presentazione del film Numero Zero, con il regista ENRICO BISI.

Ore 21: proiezione film NUMERO ZERO – Alle origini del rap italiano.

Ore 22,45: showcase con Tenko, Comagatte, Panico, Pacman, Hanzo backed by Keedo + Dirty Brown Records

Ore 23,15: live KAOS ONE & DJ CRAIM in “Coup de Grace”

Ore 00,30: dj set con TUPPI

 

INGRESSO LIBERO per graffiti e presentazione film.

INGRESSO CON BIGLIETTO dalle 21 per proiezione film e spettacoli musicali.

BIGLIETTO IN PREVENDITA: € 10

BIGLIETTO IL GIORNO DELL’EVENTO: € 12.C

RECORD REVIEW / MEA CULPA – Clementino (2013)

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“Mea Culpa” è il terzo disco solista dell’artista datato maggio 2013. Ovvio che dai tempi di Napoli Manicomio e del Cazone Largo, non solo l’abbigliamento, ma anche lo stato di cose siano cambiati un po’.

Clementino è cresciuto, ha avuto l’incontro con situazioni e dinamiche diverse che l’hanno portato a scrivere i versi di Mea Culpa. Con questo lavoro va più incontro al grande pubblico, contamina il rap underground con ritornelli più melodici, ma senza mai snaturarsi.

L’album che vanta collaborazioni e produzioni d’eccezione si apre da subito sul beat di Fritz Da Cat con Amsterdam, racconto personale dell’mc in cui viene fuori l’importanza del rap in questi tempi duri e la necessità di dover scrivere sempre come valvola di sfogo.

E’ il turno di ‘O vient, grande hit della scorsa estate, cantata a squarciagola dal più piccoli ai più grandi. Ma in quanti hanno recepito il vero senso del testo? Clemente ripercorre la storia e trova in quest’ultima la causa dell’emigrazione da Sud a Nord.

Una canzone in cui il rapper diventa brigante e si esprime senza filtri e remore. Tema dell’emigrazione richiamato anche nella traccia numero 4 “Aquila reale”. Accanto a tematiche più impegnative, considerando la solarità del nostro artista nascono anche i pezzi più a “pariamento” come “Che hit” o “Alto livello”, che diventano suoi cavalli di battaglia durante i live, interpretandoli con la teatralità che lo contraddistingue, permettendogli di dominare il palco come gladiatore dentro un’arena.

Anche Giovanni Falcone e Peppino Impastato trovano il loro posto all’interno del cd nella traccia”Mea Culpa” feat. Meg, bellissima ex voce femminile dei 99 Posse, che da il nome all’intero album. Clementino parla col suo linguaggio hip hop di fatti così delicati senza però risultare mai retorico, come è dimostrato in un altro brano: “Pianoforte a vela”, dedicato alle vittime della camorra. Qui racconta tre agguatii realmente avvenuti nelle strade di Napoli e a cui egli stesso ha assistito in prima persona.

La base con quelle note di pianoforte in lontananza, le parole cruente e forti che si susseguono una dietro l’altra e che ti aprono un sipario su quelle realtà, per me lo rendono uno dei brani più belli. Sipario aperto su certi scenari anche nel brano “Dalle Palazzine”, la cui ratio è quella di far rendere conto che tutte le periferie sono uguali ed hanno proprie problematiche, da Scampia a Quartoggiaro.

E qui non potevano mancare colleghi come Ntò, ex Cosang, from Marianella (periferia di Napoli) o Marracash from Barona (periferia di Milano). Gli ospiti sono tanti comunque: da Paura a Noyz Narcos, da Fibra a Rocco Hunt, Jovanotti e Negrita. Fratello (feat.Jovanotti) e Buenos Aires-Napoli (feat. Negrita) dimostrano che il rap può essere versatile e che le citazioni col parlato possono essere la base ideale per creare una nuova canzone. Giungla, col fratellino Rocco Hunt, racconta poi della loro musica. “Tra mille tradizioni, Clementino, Rocco Hunt, sona hardcore a musica terrona”. Il gran finale per me c’è nella Bonus Track del disco: “Messaggeri del Vesuvio”, sul cui beat rappa una buona fetta della scena campana, compresi i nomi più storici. Speaker Cenzou, Ale Zin, Ekspo, ShaOne, Polo.

Quelli che una volta venivano chiamati La Famiglia o 13 bastardi e senza i quali oggi nella città partenopea non ci sarebbe neanche un graffito, un ragazzo col cappellino da mc ed una battle di freestyle. Ciò che trapela è forte: Clemente per quanto sia potente ormai a livello nazionale non dimentica le sue origini. Sa di essere bravo in italiano, ineguagliabile in napoletano. Si considera un messaggero del Vesuvio, un pò come quelli della Dopa del primo Neffa.

Eugenia Conti

 

SANREMO 2016 / Clementino tra i favoriti della classifica. Tra poco terza serata dedicata alle cover

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Si conclude così la seconda serata del sessantaseiesimo Festival di Sanremo: con Clementino nella classifica dei primi sei della puntata grazie alla sua “Quando sono lontano”, una canzone molto profonda legata al tema dell’emigrazione forzata da Sud a Nord. 

 Ieri sera durante lo show il rapper nolano ha trasmesso a tutti noi l’emozione forte che aveva negli occhi: “Mi sono cagato addosso dalla paura, temevo di scivolare o di cadere dal palco e quando ho iniziato a cantare sentivo la voce che mi tremava. Sono contento che voi lo abbiate avvertito e che vi stia piacendo il testo ed il messaggio di Quando sono lontano”. La Rapstar ha dimostrato che possa essere considerato la voce di tutti gli emigranti, di tutti i ragazzi che sperano, che ci credono sempre nonostante le mille sconfitte e porte in faccia ! Non possiamo che definirlo orgoglio campano e meridionale ! Stasera invece dopo l’esibizione delle giovani promesse in gara per Sanremo Giovani la serata dei big sarà dedicata alle cover. Verranno riproposte delle vere e proprie perle della canzone classica. Ecco le performance in questione:
1° Gruppo
Dear Jack – Un bacio a mezzanotte (Quartetto Cetra)
G. Caccamo e D. Iurato – Amore senza fine (Pino Daniele)
Noemi – Dedicato (Loredana Bertè)
Zero Assoluto – Goldrake (Actarus)
2° Gruppo
Patty Pravo – Tutt’al più (Patty Pravo)
Alessio Bernabeu – A mano a mano (Riccardo Cocciante)
Dolcenera – Amore disperato (Nada)
Clementino – Don Raffaè (Fabrizio De Andrè)
3° Gruppo
Arisa – Cuore (Rita Pavone)
Rocco Hunt – Tu vuo’ fa l’americano (Renato Carosone)
Francesa Michielin – Il mio canto libero (Lucio Battisti)
Elio e le Storie Tese – Quinto ripensamento (Walter Murphy, tratto dalla sound-track della Febbre del Sabato Sera)4° Gruppo
Neffa – ‘O Sarracino (Renato Carosone)
Valerio Scanu – Io vivrò (senza te) (Lucio Battisti)
Irene Fornaciari – Se perdo anche te (Gianni Morandi)
Bluvertigo – La lontananza (Domenico Modugno)5° Gruppo
Lorenzo Fragola – La donna cannone (Francesco De Gregori)
Enrico Ruggeri – ‘A canzuncella (Alunni del Sole)
Annalisa – America (Gianna Nannini)
Stadio – La sera dei miracoli (Lucio Dalla)Ospiti speciali oggi sul Palco dell’Ariston saranno i Pooh, complesso tanto in voga negli anni 60, il cantautore made in Irlanda Hozier ed il regista belga Marc Hollogne. Certo è che a parte i nomi storici e gli special guests internazionali del calibro di Elton John non preferiamo il Festival per la qualità artistica dei suoi concorrenti ma supportiamo chi porta ancora un po’ di black music in questo programma, in prima serata ed in diretta nazionale, essendo stanchi dei soliti prodotti pop che il Mercato discografico nazionale propone a profusione e che sembrano essere fatti con lo stampino.
Eugenia Conti