Rap made in Campania / Il 13 settembre esce “ImPatto”, nuovo album di Patto Mc

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Patto Mc, al secolo Fabio Ferro, ormai veterano rapper salernitano sta per “sfornare” un nuovo disco in uscita il prossimo 13 settembre dal titolo ImPatto. Un gioco di parole che oltre al significato letterale del termine potrebbe stare ad indicare la frase inglese “I’m Patto” ovvero “Sono Patto”. Un lavoro discografico molto più maturo che conta 13 tracce e tantissime collaborazioni tra le quali Rocco Hunt, O Zulu ed Egreen.

Ancora grandi featuring nella storia dell’Mc made in Campania dopo quelli realizzati in passato con i Sud Sound System, Clementino, Kiave, Ntò, Peste, Speaker Cenzou, Kayaman e molti altri.

Noto per le sue doti da freestyler e per la fluidità del suo flow Patto concretizza con questo album la sua svolta artistica non rinunciando mai al dialetto e al suo stile.

Sempre coerente con le proprie origini sa di far parte anche lui dei personaggi più rappresentativi dell’hip-hop campano. La sua personalità ha “profumo di strada” e non dimentica mai la crew con cui ha cominciato a fare le prime chiamata Cafardo Style.

Il videoclip del primo singolo estratto da “Impatto” è già online sul tubo dallo scorso maggio e si intitola ““Chiù tuost ‘e lor”, a dimostrazione di quanto bisogna essere forti e duri per non farsi sormontare dall’attuale sistema. Denuncia, grinta, tecnica ed amore per il rap sono le componenti base di ImPatto che permette al rapper di svelarsi sempre più ai suoi ascoltatori in questo ultimo disco.

Per avere posssibilità di pre-ascoltare ImPatto basta partecipare al concerto-evento esclusivo di stasera al club 2Beach di Salerno. Ad affiancare il rapper al microfono tanti ospiti speciali della scena nazionale come DJ Mista Bobo (dj ufficiale di Patto), Shaone, Paura, Egreen, Terron Fabio (Sud Sound System), Tonico 70, Morfuco.

Seguirà un favoloso after party con Dj TY1, Fabio Musta, DJ Pio, DJ Rogo, Jack Parisi.

Il pubblico potrà accedere all’area concerto con l’acquisto del CD fisico e parte del ricavato sarà devoluto ai terremotati del sisma dello scorso 24 agosto in Centro Italia.

Il party si chiama per l’appunto Rap Night per una lunghissima notte a suon di rap !

Tracklist Album ImPATTO
1 Angeli
2 Rondini
3 Arap L’uocchie feat. Morfuco, Tonico 70, Grisù
4 Distanti feat. Zulù
5 Rap Re’ Scugniz
6 Tutt ‘E Vie feat. Rocco Hunt
7 Chiù Tuost ‘E Lor
8 Chance
9 Dubsmash feat. E-Green
10 Rap Uzi
11 Pusher

Eugenia Conti

ZETA / Esce oggi film sulla diffusione virale dell’hip hop in Italia con molti rapper in scena

 

E’ uscito oggi in tutte le sale cinematografiche “Zeta”, la nuova pellicola dedicata al fenomeno della diffusione virale dell’hip-hop italiano. Sono ormai diversi anni che il rap nazionale è sulla cresta dell’onda come genere musicale ed il regista Cosimo Alemà non poteva che trasformare in un film-manifesto questa tendenza generazionale. Ed ecco che Alemà ci catapulta in una versione molto cruda e vera di Roma, città fatta di luci e di ombre, di zone ricche e di periferie, di personaggi famosi e di ragazzi che aspirano ad esserlo. I protagonisti sono tre amici poco meno che ventenni Alex detto appunto “Zeta” (Diego Germini) , Gaia (Irene Vetere) e Marco (Jacopo Olmi Antinori) che trovano nell’hip-hop l’unica valvola di sfogo per evadere dalla grigia realtà del quartiere povero in cui abitano e nel successo la sola strada per andare contro ad un destino quasi certo caratterizzato da alienazione, insoddisfazione, frustrazione.

Ma bisogna stare attenti a ciò che si desidera perché a volte le nostre fantasie si avverano. Zeta si ritrova ad essere popolare all’improvviso e a dover fare i conti col mondo dello spettacolo, un ambiente difficile in cui è possibile giocare le proprie carte esclusivamente una volta. Se giochi male la partita sei fuori in automatico.

Il peso della fama e il saperne gestire le conseguenze diventano un compito arduo per Zeta che commetterà molti errori fino a ritrovarsi completamente solo ed abbandonato. Il rapper si renderà conto che gli affetti più sinceri ed i punti di riferimento della sua vita li ha ormai persi, che la notorietà di cui gode è solo effimera e sprofonderà nella solitudine e depressione più totale. Ciò nonostante affronterà i suoi demoni fino ad uscire dallo sconforto e ad avere la consapevolezza che per essere felici nella vita bisogna comprendere cosa si vuole e si ama veramente.

Il cast è d’eccezione perché oltre al bravissimo attore napoletano Salvatore Esposito (Gomorra la Serie) figurano anche diversi nomi tra i più importanti della scena rap nostrana come Clementino, Rocco Hunt, J-Ax, Salmo, Fedez, Baby-K, Noyz Narcos, Briga, Ensi, Rancore, Tormento e tanti altri.

Il regista, già molto affermato nel settore dei videoclip musicali, ha voluto definire questo prodotto cinematografico come il “Tempo delle mele” del 2016 proprio perché affronta temi come le paure, le aspirazioni, il desiderio di riscatto, le delusioni e la voglia di vivere al massimo dei giovani d’oggi. Vi farà emozionare l’ultima scena molto toccante di questo  film che mixa i sentimenti alla musica, l’adrenalina alle batoste che la vita riserva. “Zeta” racconta a ritmo di flow la difficile fase nel percorso di ogni ragazzo del passaggio dall’adolescenza all’età adulta con tutto quello che ne consegue.

DATA USCITA:

GENERE: Drammatico

ANNO: 2016

REGIA: Cosimo Alemà

ATTORI: Diego Germini, Irene Vetere, Jacopo Olmo Antinori, Salvatore Esposito ,Clementino, Aldo Vinci, Fedez, J-Ax, Martin Chishimba

  • SCENEGGIATURA: Cosimo Alemà, Riccardo Bruno
  • FOTOGRAFIA: Edoardo Carlo Bolli
  • MONTAGGIO: Maria Fantastica Valmori
  • PRODUZIONE: 9.99 Films, Panamafilm in collaborazione con Sony Music Italy
  • DISTRIBUZIONE: Koch Media
  • PAESE: Italia
  • DURATA: 100 Min

Eugenia Conti

 

 

 

RECORD REVIEW / MEA CULPA – Clementino (2013)

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“Mea Culpa” è il terzo disco solista dell’artista datato maggio 2013. Ovvio che dai tempi di Napoli Manicomio e del Cazone Largo, non solo l’abbigliamento, ma anche lo stato di cose siano cambiati un po’.

Clementino è cresciuto, ha avuto l’incontro con situazioni e dinamiche diverse che l’hanno portato a scrivere i versi di Mea Culpa. Con questo lavoro va più incontro al grande pubblico, contamina il rap underground con ritornelli più melodici, ma senza mai snaturarsi.

L’album che vanta collaborazioni e produzioni d’eccezione si apre da subito sul beat di Fritz Da Cat con Amsterdam, racconto personale dell’mc in cui viene fuori l’importanza del rap in questi tempi duri e la necessità di dover scrivere sempre come valvola di sfogo.

E’ il turno di ‘O vient, grande hit della scorsa estate, cantata a squarciagola dal più piccoli ai più grandi. Ma in quanti hanno recepito il vero senso del testo? Clemente ripercorre la storia e trova in quest’ultima la causa dell’emigrazione da Sud a Nord.

Una canzone in cui il rapper diventa brigante e si esprime senza filtri e remore. Tema dell’emigrazione richiamato anche nella traccia numero 4 “Aquila reale”. Accanto a tematiche più impegnative, considerando la solarità del nostro artista nascono anche i pezzi più a “pariamento” come “Che hit” o “Alto livello”, che diventano suoi cavalli di battaglia durante i live, interpretandoli con la teatralità che lo contraddistingue, permettendogli di dominare il palco come gladiatore dentro un’arena.

Anche Giovanni Falcone e Peppino Impastato trovano il loro posto all’interno del cd nella traccia”Mea Culpa” feat. Meg, bellissima ex voce femminile dei 99 Posse, che da il nome all’intero album. Clementino parla col suo linguaggio hip hop di fatti così delicati senza però risultare mai retorico, come è dimostrato in un altro brano: “Pianoforte a vela”, dedicato alle vittime della camorra. Qui racconta tre agguatii realmente avvenuti nelle strade di Napoli e a cui egli stesso ha assistito in prima persona.

La base con quelle note di pianoforte in lontananza, le parole cruente e forti che si susseguono una dietro l’altra e che ti aprono un sipario su quelle realtà, per me lo rendono uno dei brani più belli. Sipario aperto su certi scenari anche nel brano “Dalle Palazzine”, la cui ratio è quella di far rendere conto che tutte le periferie sono uguali ed hanno proprie problematiche, da Scampia a Quartoggiaro.

E qui non potevano mancare colleghi come Ntò, ex Cosang, from Marianella (periferia di Napoli) o Marracash from Barona (periferia di Milano). Gli ospiti sono tanti comunque: da Paura a Noyz Narcos, da Fibra a Rocco Hunt, Jovanotti e Negrita. Fratello (feat.Jovanotti) e Buenos Aires-Napoli (feat. Negrita) dimostrano che il rap può essere versatile e che le citazioni col parlato possono essere la base ideale per creare una nuova canzone. Giungla, col fratellino Rocco Hunt, racconta poi della loro musica. “Tra mille tradizioni, Clementino, Rocco Hunt, sona hardcore a musica terrona”. Il gran finale per me c’è nella Bonus Track del disco: “Messaggeri del Vesuvio”, sul cui beat rappa una buona fetta della scena campana, compresi i nomi più storici. Speaker Cenzou, Ale Zin, Ekspo, ShaOne, Polo.

Quelli che una volta venivano chiamati La Famiglia o 13 bastardi e senza i quali oggi nella città partenopea non ci sarebbe neanche un graffito, un ragazzo col cappellino da mc ed una battle di freestyle. Ciò che trapela è forte: Clemente per quanto sia potente ormai a livello nazionale non dimentica le sue origini. Sa di essere bravo in italiano, ineguagliabile in napoletano. Si considera un messaggero del Vesuvio, un pò come quelli della Dopa del primo Neffa.

Eugenia Conti

 

SANREMO 2016 / Clementino tra i favoriti della classifica. Tra poco terza serata dedicata alle cover

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Si conclude così la seconda serata del sessantaseiesimo Festival di Sanremo: con Clementino nella classifica dei primi sei della puntata grazie alla sua “Quando sono lontano”, una canzone molto profonda legata al tema dell’emigrazione forzata da Sud a Nord. 

 Ieri sera durante lo show il rapper nolano ha trasmesso a tutti noi l’emozione forte che aveva negli occhi: “Mi sono cagato addosso dalla paura, temevo di scivolare o di cadere dal palco e quando ho iniziato a cantare sentivo la voce che mi tremava. Sono contento che voi lo abbiate avvertito e che vi stia piacendo il testo ed il messaggio di Quando sono lontano”. La Rapstar ha dimostrato che possa essere considerato la voce di tutti gli emigranti, di tutti i ragazzi che sperano, che ci credono sempre nonostante le mille sconfitte e porte in faccia ! Non possiamo che definirlo orgoglio campano e meridionale ! Stasera invece dopo l’esibizione delle giovani promesse in gara per Sanremo Giovani la serata dei big sarà dedicata alle cover. Verranno riproposte delle vere e proprie perle della canzone classica. Ecco le performance in questione:
1° Gruppo
Dear Jack – Un bacio a mezzanotte (Quartetto Cetra)
G. Caccamo e D. Iurato – Amore senza fine (Pino Daniele)
Noemi – Dedicato (Loredana Bertè)
Zero Assoluto – Goldrake (Actarus)
2° Gruppo
Patty Pravo – Tutt’al più (Patty Pravo)
Alessio Bernabeu – A mano a mano (Riccardo Cocciante)
Dolcenera – Amore disperato (Nada)
Clementino – Don Raffaè (Fabrizio De Andrè)
3° Gruppo
Arisa – Cuore (Rita Pavone)
Rocco Hunt – Tu vuo’ fa l’americano (Renato Carosone)
Francesa Michielin – Il mio canto libero (Lucio Battisti)
Elio e le Storie Tese – Quinto ripensamento (Walter Murphy, tratto dalla sound-track della Febbre del Sabato Sera)4° Gruppo
Neffa – ‘O Sarracino (Renato Carosone)
Valerio Scanu – Io vivrò (senza te) (Lucio Battisti)
Irene Fornaciari – Se perdo anche te (Gianni Morandi)
Bluvertigo – La lontananza (Domenico Modugno)5° Gruppo
Lorenzo Fragola – La donna cannone (Francesco De Gregori)
Enrico Ruggeri – ‘A canzuncella (Alunni del Sole)
Annalisa – America (Gianna Nannini)
Stadio – La sera dei miracoli (Lucio Dalla)Ospiti speciali oggi sul Palco dell’Ariston saranno i Pooh, complesso tanto in voga negli anni 60, il cantautore made in Irlanda Hozier ed il regista belga Marc Hollogne. Certo è che a parte i nomi storici e gli special guests internazionali del calibro di Elton John non preferiamo il Festival per la qualità artistica dei suoi concorrenti ma supportiamo chi porta ancora un po’ di black music in questo programma, in prima serata ed in diretta nazionale, essendo stanchi dei soliti prodotti pop che il Mercato discografico nazionale propone a profusione e che sembrano essere fatti con lo stampino.
Eugenia Conti 

CLEMENTINO A SANREMO / "Canterò con la forza degli emigranti nel cuore"

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La prossima tappa artistica di Clementino sarà il palco dell’Ariston. “Per me Sanremo non è una vetrina” dichiara il rapper napoletano “Noi le vetrine le spacchiamo! È semplicemente il modo migliore per trasmettere il mio messaggio ad un pubblico più vasto”. Non è comunque la prima volta che Clementino calca il “famoso” palco, infatti era stato già ospite nel 2013 degli Almamegretta e di Marcello Colemann ed aveva cantato con loro una simpatica “versione” de “il Ragazzo della Via Gluck “. Ma quest’anno il nostro è concorrente a tutti gli effetti col brano “Quando sono lontano” dedicato al delicato tema dell’emigrazione. Anche l’Mc è stato costretto ad abbandonare la propria casa e la propria famiglia per inseguire i sogni di una vita migliore, per poi, una volta raggiunta la notorietà, ritornare alla propria amata città, da sempre per lui massima fronte di ispirazione. La location del suo videoclip quindi non poteva essere che il capoluogo campano. Il video firmato Calibro 9 e diretto dalla regia del talentuosissimo salentino Mauro Russo e del suo staff si svolge proprio nelle viscere di Napoli, nella parte più vera, accesa e colorata della città. Non mancano i panorami mozzafiato, la vista del mare e le cornici più degradate. Calibro 9 ha voluto fondere luci e ombre della città ma in maniera limpida e veritiera, senza speculazioni o esagerazioni. Nonostante neanche una settimana fa sia stata bruciata al rapper l’automobile personale fuori dalla propria abitazione a Camposano, continua a cantare e a non mollare proprio per la sua gente, per chi gli ha chiesto di essere più forte e di non far vincere chi ho procurato tutto ciò.

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“Canterò con la forza degli emigranti nel cuore” ha detto Clementino alla stampa. In un primo momento dopo l’accaduto Iena White si era lasciato abbattere facendosi prendere dallo sgomento per quel gesto che intimorirebbe chiunque fino ad arrivare addirittura a meditare di lasciare o meno la propria città. Oggi si sente più sereno. Anzi dopo le infinite manifestazioni di affetto e di solidarietà da parte di colleghi, amici e supporters ha acquisito la forza di un leone per continuare ad affrontare tutte le sfide della propria carriera. Ad ogni modo il rapper non sarà l’unico a rappresentare la Campania a Sanremo. Assieme a lui in gara tra i big infatti anche il vincitore di Sanremo Giovani 2014 ovvero Rocco Hunt che, dopo aver vinto all’epoca con il brano “Nu juorno buono”, si ripresenta al pubblico con “Wake up”.

“Quando sono lontano” dopo un primo ascolto risulta un brano di stampo rap col ritornello che va più sul melodico, sulla falsariga di ‘O vient e dal contenuto molto profondo.

Oltre a seguire la diretta di Sanremo su Rai 1 dal 9 al 13 febbraio, il brano sarà acquistabile nel nuovo cd della Iena, terzo e ultimo capitolo della trilogia di Miracolo, fuori il prossimo 19 febbraio. Miracolo 3 conterrà 7 inediti, un nuovo importantissimo featuring che farà finire in lacrime nuovamente molti fans e ovviamente “Quando sono lontano”.

“Dedico questa canzone a tutti quelli che sono lontani da casa e dalla famiglia e sono innamorati della propria terra d’origine. Tutti quelli che nonostante siano lontani da anni dalla propria città mantengono sempre il profumo di strada. ”, conclude Clementino.

Non possiamo che appoggiare Clementino durante il Festival visto che ci parla di un fenomeno che dal XIX secolo in poi ha coinvolto la maggior parte dei nostri nonni qui al Sud e che sembra tutt’oggi non avere fine visto che i più brillanti cervelli “terroni” sono costretti a fuggire al Nord o all’estero date le pochissime opportunità che il territorio offre alle nuove generazioni. Insomma un vero e proprio appello per difendere il Meridione. Essere un personaggio famoso, lottare sul posto e non cedere neanche dinnanzi alle forti intimidazioni ricevute è proprio tutto quello che a nostro avviso merita il più grande supporto.

Forza Iena !

Eugenia Conti

CONCERTS / Clementino chiude il Miracolo Tour a Casa della Musica a Napoli

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L’ultima tappa del Miracolo Tour di Clementino si svolgerà come di consueto a Napoli, città molto amata dall’artista poiché scorre nelle sue vene. Questione di D. NA.

D’altronde sembra essere diventata quasi una tradizione per il rapper chiudere i propri tour nel capoluogo campano.

Se vi ricordate infatti già il 26 settembre dello scorso 2014 il “Mea Culpa Tour” venne chiuso all’Arena Flegrea di Fuorigrotta. Non a caso l’Mc scelse per l’occasione come special guests con cui festeggiare l’allora freschissimo disco d’oro quasi tutta la scena rap campana (Dope One, El Koyote, Paura, Sangue Mostro e molti altri) insieme ad esponenti di spicco del genere come il sardo Salmo e il romano Noyz Narcos.

Quest’anno invece l’appuntamento è per venerdì 11 dicembre alle 21:00 a Casa della Musica in Via Corrado Barbagallo, stessa location di un altro suo bellissimo concerto tenutosi il 28 febbraio di due anni fa.

Casa della Musica peraltro è situata nella stessa struttura del Teatro Palapartenope sul cui palco Clementino ha potuto esibirsi insieme al suo mentore Pino Daniele per più edizioni nello strepitoso show “Tutta n’ata storia” che ogni anno veniva organizzato dall’indimenticabile Blues Man durante le vacanze di Natale nella propria città d’origine. Stesso omaggio che vuole compiere il rapper, seguendo le orme del suo maestro, nei confronti di una città che gli ha dato così tanto a livello di percorso musicale e d’ispirazione artistica.

“Se non ci fossero stati Pino Daniele, James Senese e la Napoli Centrale oggi non ci saremmo mai potuti essere noi. Il mio rap è figlio di quelle sonorità”, afferma Clementino riconoscendo l’importanza del ruolo della black music partenopea anni ‘7o che ha posto poi solide fondamenta affinché la cultura hip hop potesse diffondersi nella regione campana. Un motivo in più poi per sentirsi vicino allo scomparso Zio Pino dal momento che tra meno di un mese decorrerà il suo anniversario di morte.

Ma veniamo agli ospiti speciali del prossimo venerdì. Ad accompagnare Iena White nel live di dopodomani ci sarà una line up artistica di tutto rispetto. In primis Fabri Fibra, artista che ha creduto fin da subito in lui proponendogli, dopo averlo conosciuto nel 2011 durante la data napoletana del Controcultura Tour, di registrare immediatamente qualcosa insieme fino ad arrivare nel 2012 all’incisione del loro album Rapstar da cui viene estratto “La luce”, una tra le tracce che più hanno reso celebre lo stesso Clemente.

A seguire il fratellino Rocco Hunt, ormai diventato anche lui un famosissimo rapper della penisola e vincitore di Sanremo Giovani grazie al brano “Nu juorno buono” dedicato alla Terra dei Fuochi. I due, complici da sempre al microfono e nella vita, grandi amici e fieri di essere ritenuti i “Campania Bombers”, hanno cacciato nel corso degli anni una serie di hit amate viralmente dai ragazzi. Si pensi alle canzoni ‘O mar e o sol, Capocannonieri, Giungla e Ce magnamm.

Infine on the stage Luchè e Ntò, ex leader dei CoSang, quel duo che veniva dalla periferia Nord e che ha fatto la storia del gangstarap in città con pezzi che costituiscono delle pietre miliari come “Int o rion” o “Fin a quann vai in ciel”.

I nostalgici fans dei CoSang sono intrepidi. Riuscirà l’esuberante Clementino, molto affezionato ad entrambi, a farli cantare di nuovo insieme dopo anni sul palco di Casa della Musica?

Questo potremo scoprirlo solo tra qualche giorno. Ciò che invece dobbiamo tenere ben presente è che le sorprese non sono finite. Come diceva Clemente quest’estate alla fine di ogni sua tappa:

“Non è finita qui. Alziamo tutti le mani al cielo. C’è un altro ospite speciale. Si chiama Pino Daniele”.

Ovviamente in scaletta non potrà mancare “Da che parte stai”, ultimo featuring di Pino e prezioso patrimonio nelle mani del rapper, riguardante i conflitti armati ed assolutamente emblematico in questo momento storico così pieno di odio, tensione e violenza.

“Questa canzone rappresenta l’orgoglio della mia vita. Ho voluto dedicare interamente l’album a Pino perché per me il miracolo è avvenuto già conoscendolo. Resterà per sempre l’icona della musica napoletana”.

Eugenia Conti