Tutto pronto per la XIV Edizione del Casalabate Music Festival il prossimo 4 agosto sul lungomare di Casalabate (LE). Immancabile Sir David Rodigan ai controlli della console. L’artista britannico, insignito dal Principe Carlo di Inghilterra del titolo di MBE con cerimonia d’onore a Westminster, ha di recente pubblicato la sua biografia – Rodigan my Life in Reggae – un bellissimo libro dove ripercorre tutta la sua carriera musicale ricca di aneddoti e storie incredibili in cui ha dedicato un’intera pagina al Salento e alla sua Casalabate, all’affetto e al calore del pubblico salentino che, racconta David, è difficile da ritrovare altrove. Anche alla Bbc Radio, il più grande network di broadcasting del mondo, dove conduce il suo programma domenicale David saluta spesso il Salento, citando ogni volta Casalabate, Squinzano, Trepuzzi e la regione Puglia. Poche persone al Mondo fanno una promozione e una divulgazione cosi massiccia del nostro territorio. Sul Main Stage del Casalabate Music Fesival confermato anche Richie Stephens.
Il cantante giamaicano ha ricevuto quest’ anno 2 ASCAP Award per il brano WORK di Rihanna ed è pronto per il tour internazionale KINGSTON SALENTO insieme alla sua Ska Nation Band con cui è ospite anche al 25° Reggae Sumfest a Montego Bay in Jamaica.
Nella line up della 14° edizione del Festival abbiamo anche due artiste donne : Nadirah X e Italee.
Nadirah X conosciuta anche come NADZ è una rapper jamaicana. Nel 2002 vince l’ Irie FM / CME Big Break Competition che la porta ad esibirsi all’ Island Village di Chris Blackwell dove conosce Brian Jobson e Dave Stewart degli Eurythmics. Stewart invita Nadz in Inghilterra dove inizia una serie di collaborazioni e produzioni con i più importanti musicisti del mondo tra cui Mick Jagger dei Rolling Stones, Annie Lennox, Jimmy Cliff e scrive una parte dell’ Inno ufficiale di Greenpeace. Durante il 2011 è leader della campagna Conspiracy For Good una forma di intrattenimento radicale e sociale chiamata “Social Benefit Storytelling”. La campagna contribuisce alla costruzione di 5 librerie in Africa, fondare 50 borse di studio per studentesse e stampato oltre 10,000 libri per le librerie in Zambia attraverso WeGiveBooks.org.
Italee, invece, nata e cresciuta sulle colline di Kingston ha una voce magica e una presenza magnifica che hanno fatto di questa artista una delle migliori voci femminili della Giamaica. Impegnata da sempre in progetti discografici internazionali come il duetto con Shaggy in Hot Shot, album dalle vendite milionarie ha prestato la sua voce per numerose Sound Track di film per Hollywood come in Showtime di Eddie Murphy e Robert de Niro. Da quando ha iniziato la sua carriera musicale non si è mai fermata un momento, una donna magica, carica di vibes che negli anni è stata artefice con la sua etichetta del movimento dancehall jamaicano degli ultimi 20 anni, ha prodotto artisti come Sean Paul, Elephant Man, Red Rat, Beenie Man, Sizzla ha lavorato a fianco dei migliori produttori di musica mondiali come Tony Canal (No Doubt), Derrick Bramble, Dave Stewart, Duncan Sheik, Redone, Mike Mangienne, UB4O, Jeff Bova, Dave Kelly, Robert Livingston e Sly Dunbar.
A partire dal pomeriggio in differenti punti di Casalabate adibiti a dancehall area si alterneranno sound system ed artisti locali : Ghetto Eden, Morello Selecta, Fido Guido, Zakalicious, Kooloometoo, Bad Side, Petra de Sule e molti altri.
Line up Casalabate Music Fest 2016 / Unica data italiana di Assassin aka Agent Sasco
Anche quest’anno è tutto pronto per l’evento più atteso della stagione salentina: la tredicesima edizione del Casalabate Music Festival che si terrà il prossimo 14 agosto.
Come da tradizione nella suggestiva location di Torre Specchiolla, situata sul lungomare di Casalabate, si alterneranno sul palco alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama reggae e dancehall mondiale.
Non a caso il Festival che si è aggiudicato il titolo di “Biggest reggae party in Italy”.
Considerato un vero e proprio progetto culturale per la riqualificazione e la promozione del territorio salentino, il Casalabate Music Festival è ormai una tappa estiva obbligatoria per gli amanti del genere.
A tenere le redini della serata ai controlli della consolle ci ha pensato per anni, il celebre selecter David Rodigan che ha fatto appassionare edizione dopo edizione sempre di più la massive salentina alle sue selezioni musicali, capaci di incendiare le dancehall. The Gentleman Rudeboy, profondamente colpito dalle bellezze naturali del territorio, ha contribuito notevolmente negli anni a far conoscere il nome del Salento nel Mondo e negli anni passati è stato anche onorato con una Targa di Riconoscimento Ufficiale da parte del Comune di Trepuzzi per la promozione della cultura salentina nel mondo.
Quest’anno Sir Rodigan non ci sarà ma Moses Vibes Promotion e Adriatic Sound, lo storico team di organizzatori del festival assicurano comunque uno show spettacolare, sul main stage del Festival infatti ci sarà un altro ospite di livello planetario ovvero la star jamaicana del momento Agent Sasco aka Assassin, uno degli artisti più hype e rappresentativi del panorama dancehall internazionale degli ultimi anni. Assassin è ormai uno dei nomi più rinomati della reggae music e può vantare già numerose collaborazioni con i più importanti nomi della scena jamaicana e con personaggi del calibro di Kanye West e Kendrick Lamar (presente proprio nel suo ultimo album, pubblicato nel 2015). Una data unica ed irripetibile, dove l’artista jamaicano presenterà il suo recente progetto discografico intitolato “Theory of Reggaetivity”, molto apprezzato dagli addetti ai lavori.
Dal 2000 in avanti, Assassin ha registrato un gran numero di hit con tantissimi veterani del genere, tra cui Beenie Man, Bounty Killer, Spragga Benz e Buju Banton (la cui voce ricorda molto quella di Assassin). Il suo primo singolo inedito sale in cima a più di cinque classifiche reggae. Assassin fa parte della Penthouse Records, l’etichetta del leggendario produttore Donovan Germain che ha sempre gestito artisti importanti come Buju Banton, Wayne Wonder, Tony Rebel e più recentemente Romain Virgo.
Nel 2004 firma con la VP Records, con la quale incide due album: quello di debutto nel 2005 “Infiltration” (in cui sono raccolte le sue hit uscite tra il 2004 e gli inizi del 2005 più dodici tracce esclusive) e “Gully Sit’n” nel 2007, entrambi acclamatissimi dai fans e famosissimi in tutto il mondo.
Già dal 2006 compare accanto al suo nome un ulteriore nickname, Agent Sasco (‘Agent‘ preso in prestito dalla colonna sonora di James Bond, mentre ‘Sasco‘ è un derivato della parola ‘Assassin‘ assegnatogli dagli amici).
La musica di Agent Sasco è innovativa, brillante e tutta da ballare. La sua naturale attitudine a trasmettere l’esperienza umana attraverso ritmi orecchiabili e le verità messe in musica sono le basi del suo lavoro.
L’artista veramente poliedrico è capace di destreggiarsi tra più stili musicali con una naturale disinvoltura.
Oltre all’esclusiva data italiana del tour europeo di Assassin aka Agent Sasco, il Casalabate Music Festival offrirà una esclusiva esperienza dancehall dove nella stessa notte si esibiranno alcuni tra i più grandi sound system europei : Sentinel Sound (Ger), Silly Walks (Ger), One Love Hi Powa (Ita), Adriatic Sound (Ita) e G Force Sound (Ger).
Sentinel Sound da Stoccarda, già campioni del mondo nel World Clash 2005 a New York (unico sound europeo che può fregiarsi del titolo) e partecipanti a tutti i clash di spessore organizzati dai migliori promoter del mondo…
La crew è una vera e propria macchina da intrattenimento che sa offrire uno spettacolo completo e coinvolgente con i suoi scatenati mc ed i mix perfetti dei Dj. “Travelling in the name of reggae” è l’hashtag da loro creato proprio perché hanno girato ogni Nazione al fine di sprigionare il messaggio contenuto in questa musica.
Silly Walks Discoteque è un altro sound che viene sempre da Amburgo in Germania ed è una dellle crew di produttori più forti d’Europa (Brighter Days Riddim, Honey Pot Riddim and many more).
Silly Walks Discotheque è un Sound system foundation, un team di produttori ed una label discografica, attivi dal 1991.
Appartengono di diritto ai pionieri della musica reggae in Europa.
Hanno supportato negli anni 90 i primi passi della strepitosa carriera di Gentleman , ora la crew è formata, da Oliver Schrader alle selezioni dei dischi e da Josha Hofmann.
Sono attualmente una delle formazioni più popolari d’Europa e sono costantemente in tour in Europa, così come in Africa e nelle Americhe.
Il loro spettro musicale si estende su tutti i tipi di Reggae da cinque decenni (dallo Ska al bashment) speziato con un crossover che arriva fino al club sound africano e latinoamericano.
Alternano con successo la loro attività di Sound System con la produzione discografica, non ci sbagliamo se li definiamo i più prolifici e creativi produttori in Europa.
Sono numerosi i successi nel loro catalogo che vanta collaborazioni con tutti i nomi più importanti egli ultimi anni da Capleton a Gentleman, Luciano e sono autori del successo di molti reggae artists della new generation come Chronixx , Sara Lugo, Kabaka Pyramid, Protoje ed Assassin.
I padroni di casa nonché organizzatori dell’ evento Rankin Lele e Papa Leu insieme a Morello Selecta con il loro Adriatic Sound, il sound system tedesco G- Force Sound, e il rispettatissimo sound system romano One Love Hi Powa potenzieranno come al solito il main stage con la loro grande energia.
Anche quest’anno saranno svariati gli showcase di artisti pugliesi e nazionali che hanno sempre trovato nel palco del Casalabate Music Festival un’ottima vetrina per poter far conoscere i propri lavori musicali : dai GHETTO EDEN a KRIKKA REGGAE, da ZAKALICIUOS ad ENA GHEMA e tanti altri upcomig artist.
Una delle novità importanti di questa edizione sarà la Arena Sound System un area dedicata a grandi sound system autocostruiti fra i più importanti in italia, questo proprio per celebrare la cultura reggae e dancehall.
Hanno già confermato la loro partecipazione nell’ Arena Sound System, con il loro gigantesco impianto sonoro, One Love HiPowa, Brigante Sound, Black Star Line, Koolometoo Sound System, Petra De Sule, Bad Side Sound. Su questi grandi hi-fi si alterneranno molti dj e selectors locali, Mighty Bass, Zakà, Giorgio Rude, Kika Dj, IzI, Fire Burn, Ena Ghema, Lumera, Hypest Team.
L’ Arena Sound System sarà attiva già dal primo pomeriggio e si potrà accedere con il biglietto d’ ingresso al festival, una giornata all’ insegna delle vibrazioni uniche della Reggae Music.
Altri super ospiti saranno annunciati a sorpresa direttamente durante il Festival.
LINE UP
CASALABATE MUSIC FESTIVAL 2016
Main Stage
ASSASSIN aka Agent Sasco (Jam)
RANKIN LELE PAPA LEU (ITA)
SENTINEL SOUND (GER)
ONE LOVE HI POWA (ITA)
SILLY WALKS (GER)
GHETTO EDEN / KRIKKA REGGAE / ZAKALICIOUS
MATTUNE / LU DOTTORE / LUCABAD
G FORCE SOUND
Dal pomeriggio Sound System Area
H 21:00 ONE LOVE HP
H 20:00 BRIGANTE SOUND guest, MORELLO SELECTA, GIORGIO RUDE
H 19:00 BLACK STAR LINE guest IzI, & more
H 17:00 KOOLOOMETOO guest ENAGHEMA, LUMERA, RUN IT SOUND
H 16:00 PETRA DE SULE guest FIRE BURN, ZAKA, HEART ON FIRE
H 15:00 BAD SIDE guest, KIKA DJ, HYPEST TEAM
and more Special Guest to be annunced!!!
Torre Specchiolla, Lungomare Casalabate (Le)
DOOR OPEN 12:00
Start h 15.00
Ticket in promozione a 5 eu + dp su Bazinga Ticket
MORE AT DOOR
http://www.bazingaticket.com/casalabate-music-festival-2016/
More info on the official website http://www.casalabatemusicfestival.org/
Eugenia Conti
CASALABATE MUSIC FESTIVAL / Aspettando la XIII edizione in Salento
Anche quest’anno è tutto pronto per l’evento più atteso della stagione salentina: la tredicesima edizione del “Casalabate Music Festival”.
Come da tradizione pluridecennale nella suggestiva location di Torre Specchiolla, situata sul lungomare di Casalabate, si alterneranno sul palco alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama reggae mondiale. La line up artistica definitiva sarà pubblicata a giorni sui canali social ufficiali del Festival che si è aggiudicato il titolo di “Biggest reggae party in Italy”.
Considerato un vero e proprio progetto culturale per la riqualificazione e la promozione del territorio salentino, il Casalabate Music Festival è ormai una tappa estiva obbligatoria per gli amanti del genere. A tenere le redini della serata ai controlli della consolle ci ha pensato per anni il celebre selecter David Rodigan che ha fatto appassionare edizione dopo edizione sempre di più la massive salentina alle sue selezioni musicali capaci di incendiare le dancehall di tutto il Pianeta.
The Gentleman Rudeboy, profondamente colpito dalle bellezze naturali del territorio, ha contribuito notevolmente negli anni a far conoscere il nome del Salento nel Mondo pubblicizzando il Casalabate Music Festival a livello internazionale.
Ad affiancare Rodigan nelle diverse edizioni sul palco di Casalabate ci sono stati personaggi della scena jamaicana del calibro di Gappy Ranks, Johnny Osbourne , Bass Odissey, Shuga e Richie Stephens, col quale è nato il progetto discografico “Internationally”, sintesi del sodalizio artistico tra lo stesso ed i salentini Adriatic Sound, oggi ribattezzati Ska Nation Band.
Adriatic Sound, Sud Sound System, G-Force, Morelove Music, GGD, Zakalicious, Krikka Reggae sono soltanto alcuni dei nomi della scena europea che hanno partecipato alle varie edizioni del Casalabate Music Festival. L’evento inoltre è sempre stata una grande vetrina per gli artisti reggae locali, dai più emergenti ai più conosciuti, che hanno avuto la preziosa opportunità di esibirsi sullo stesso stage dei più importanti rappresentanti viventi della reggae e dancehall music mondiale. Ghetto Eden, Striunizzu, Petra de sule, Morello Selecta e tanti altri ne sono l’esempio.
In attesa di conoscere i dettagli dell’evento e i nomi degli ospiti del prossimo Casalabate Music Festival i biglietti per il 14 agosto sono già disponibili sul sito ufficiale www.bazinkaticket.com.
Per un ferragosto de “fuecu”.
Eugenia Conti
INTERVIEW WITH ZAKALICIOUS : "Da Taranto il mio impegno tra note e centri sociali"
“Famuse pe’ le canzoni soje ‘n dialett tarandine” Zakalicious, al secolo Salvatore Friuli, classe ’77 è uno degli artisti militanti più “old school” di Taranto. Il suo percorso nell’ambito musicale comincia nel lontano ’94 quando quell’anno organizza insieme ai suoi compagni il mega concerto dello storico centro sociale “Città Vecchia” a cui partecipano i 99 Posse, i Bisca, i Negrita e molti altri gruppi di militanza antagonista.
Per ampliare il proprio bagaglio culturale e artistico si trasferisce a Bologna appena diciottenne. Ed è proprio la che avviene l’incontro con la musica reggae e le sue sonorità: Zak partecipa alle prime dancehall e si innamora del genere in tutte le sue sfaccettature. Inizia a partecipare attivamente ad eventi e festival reggae nazionali ed internazionali tra cui il celebre “Rototom Sunsplash” ma dopo le moltissime esperienze sente il bisogno di ritornare a casa, nella sua Taranto per diffondere sempre di più il genere e i messaggi ad esso connessi.
Da cittadino della ex Magna Grecia però comprende che i suoi testi devono essere soprattutto di denuncia per la propria Terra.E dopo 10 anni dall’uscita del suo primo demo “La casa della Parrucca”, su riddim jamaicani e particolarmente ironici, Zakalicious è ancora sulla scena per divertire il pubblico con la sua innata simpatia, ma anche per aumentare la consapevolezza dei ragazzi della città, per promuovere nuovi progetti o per collaborarne in altri. Ma chiediamogli di più.
Partiamo dal principio. Come mai vivendo nella Bologna in fermento degli anni ’90 hai scelto di rientrare nella tua Taranto per consolidare la tua carriera artistica?
Sicuramente l’esperienza di vita a Bologna dall’età di 18 anni ha fatto si che crescessi in un ambiente in pieno fermento sia musicale che soprattutto politico: le occupazioni e la vita comunitaria mi hanno insegnato ad essere ciò che sono, a non fermarmi alle apparenze e a lottare per i miei diritti. Però anche in quel periodo appena possibile fuggivo a Taranto per le feste o per l’estate. Ora che sono tornato qui in pianta stabile sebbene un po’ mi manchi la realtà bolognese (pur essendo oggi molto diversa rispetto a quei tempi) sono contentissimo delle mie scelte. Sono felice di vivere vicino ai miei 3 nipoti, alla mia famiglia e alla mia gente. Diciamo che una serie di vicissitudini mi hanno riportato nella mia amata Taranto e nel bene e nel male sono fiero di essere Tarantino!
Raccontaci una giornata tipo della quotidianità tarantina nel bene e nel male come dici tu. Quanto accusate i danni dell’inquinamento?
Purtoppo le luci e le ombre della città si equivalgono. Quasi tutti sono a conoscenza della nostra realtà perché Taranto è balzata agli onori della cronaca per la questione ILVA. Però molti non sanno che questa non è l’unica fabbrica ad inquinare e a uccidere. Noi Tarantini in primis abbiamo acconsentito che fossero alimentate discariche a cielo aperto che hanno avvelenato le nostre campagne e ancora che fossero sporcati il nostro mare e le nostre spiagge così che l’inciviltà facesse da padrona per molto tempo. Anni e anni di soprusi da parte delle grandi industrie e delle amministrazioni locali hanno permesso che le malattie fossero all’ordine del giorno, che tutti noi avessimo almeno un caso di tumore in famiglia e che gran parte dei nostri bambini nascessero affetti da patologie alle vie respiratorie. Si parla tanto di riconversione ma ai più non è chiaro che per prima cosa dobbiamo essere noi a modificare la nostra mentalità. I semplici cittadini devono capire che e’ importante preservare l’ambiente, specialmente per i loro figli e per le generazioni che verranno. Meno male che qualcosa sta cambiando!
In cosa noti questi cambiamenti e nello specifico come combatte la ciminiere Zakalicious insieme a tutte le varie realtà presenti sul territorio?
I danni sono molteplici e palesi. Quello che proviamo a fare, insieme agli altri artisti del nostro territorio, è sensibilizzare. Da anni ci battiamo perché Taranto torni in auge a livello turistico come lo era prima della grande industrializzazione. In più ogni settimana andiamo in onda con la nostra RWS Radio Web Sensibile dove trattiamo i temi più vari con il solo intento di scuotere le coscienze dei nostri ascoltatori e di dare in nostro contributo affinché si possa vivere in armonia con noi stessi e ciò che ci circonda.
Hai creato anche un progetto a Taranto chiamato Barber Shop. Di cosa si tratta?
L’associazione Barber Shop è nata anni fa da una mia idea insieme a Paco Dj (con il quale organizziamo le feste sulla spiaggia “Jamaica”), ai Pacefatta e ai Fanciulli Pimpeggianti (due gruppi Hip-Hop nostrani) ed è diretta a portare musica e aggregazione in città. Abbiamo coordinato molte serate fra cui mi piace ricordare il concerto di Moddi, Kaos e Trix e il live del jamaicano Konshens in collaborazione con Kalibandulu, oltre alle innumerevoli feste e dancehall in tutta la provincia.
Non a caso sei uno di coloro che ha portato avanti per anni il centro sociale “Taranto Vecchia” organizzando già grandi concerti dai primi anni ’90. Sei orgoglioso oggi di posti come Le Officine Tarantine o l’Archeotower. Che mutamento vedi nei ragazzi di oggi rispetto alla tua generazione? Noti una maggior militanza e consapevolezza nella tua citta?
Assolutamente si! E’ un piacere vedere che realta’ occupate e autogestite come Archeotower, la Biblioteca Popolare e le Officine Tarantine riescano ad aggregare grazie alle loro attività e laboratori centinaia di persone. Sono diventate ormai un punto di riferimento per i giovani e non solo e quando posso cerco di aderire in prima persona alle loro iniziative. Oggi rispetto a qualche anno fa (altrimenti mi sento vecchio) la partecipazione è aumentata e coloro che una volta erano etichettati come sovversivi, per fortuna, sono visti con un occhio diverso anche dalla cittadinanza e dalle famiglie. Basti prendere ad esempio il gruppo spontaneo di “Ammazza Che Piazza”, che tu stessa hai intervistato, che attraverso le loro azioni di recupero e pulizia degli spazi verdi pubblici si sono guadagnati l’appoggio di numerose persone. Purtroppo nel 2015 l’ignoranza non è del tutto eliminata e c’è ancora chi pensa che i ragazzi del movimento dovrebbero essere perseguiti per ciò che fanno… Che assurdità!
A parte sconfiggere l’inconsapevolezza cosa hai in mente per il futuro?
Quest’anno ricorre il 10° anniversario de “La Casa Della Parrucca”, il mio primo Demo e vorrei festeggiare degnamente con un bel concerto insieme a tutti coloro che hanno collaborato con me in questi anni. In più sto lavorando al nuovo album, “7” e presto usciranno anche un paio di nuovi singoli per l’estate che seguiranno a “Ghetto Girl” il nuovo videoclip che, come saprai, sta girando sui social da qualche mese. Inoltre mi piacerebbe rimettere su una band come la “Rebel Soul” che mi ha accompagnato lungo il mio percorso artistico e non escludo che a breve ci sara’ un nuovo debutto. Stiamo preparando il nuovo live e gia’ ci sono delle date per il tour estivo…Per maggiori informazioni restate collegati alla mia pagina ufficiale su Facebook. Per il resto un grande abbraccio dal vostro Zakalicious Original Delicious!!!
Eugenia Conti
INTERVIEW WITH MAMA MARJAS / "A lavoro per un nuovo disco mentre a Taranto si combatte ogni giorno"
La terza edizione del Primo Maggio a Taranto è giunta al termine con grandi numeri: circa 200.000 i partecipanti. In città però ci sono artisti che lottano per la propria Terra 365 giorni all’anno, in prima linea e non soltanto durante quest’occasione. Prima tra tutti l’amazzone pugliese, combattente vera e cantante senza filtri: Mama Marjas.
Originaria di Santeramo in Colle, ma residente a Taranto da diversi anni, Maria rappresenta chi nonostante il grande successo e il riconoscimento a livello nazionale da parte dei maggiori artisti del panorama musicale resta tra la sua gente e per la sua gente.
Possiamo vederla esibirsi a Miami in importanti locali, ma allo stesso tempo trovarla alle Officine Tarantine a chiacchierare e a bere la birra con i suoi fans. Insomma Mama Marjas che viene dal basso non dimentica chi c’è laggiù… E sebbene viva problematiche quotidiane legate all’ambiente non è meno determinata nel voler sconfiggere le ciminiere attraverso le note.
Anche quest’anno in moltissimi, compresa me, l’avremmo voluta e l’abbiamo reclamata sul palco dell’evento tenutosi al Parco delle Mura Archeologiche. Perché chi meglio di lei che la vive ogni giorno può parlarci di Taranto? Del resto la Queen del reggae meridionale lancia messaggi contro l’Ilva già da anni. “Ilva is a killer, music is a star” recita il testo di una sua canzone.
La musica può distruggere le fabbriche e le petroliere. E così la super Mama, al secolo Maria Germinario, fin da piccola innamorata dei ritmi africani e delle sonorità caraibiche ha portato con i suoi brani tanto colore e “Negritude” nel grigio dei vapori e dei fumi della sua città. Orgogliosa di essere una “femmena” del Sud ha sempre preteso rispetto e riconoscimento per il suo sesso.“We ladies”, album realizzato con la sua collega salentina Miss Mykela, è l’esempio lampante che rimarca questo concetto. Le donne sono una benedizione. Dalla personalità grintosa e forte tipica della meridionale doc e dalla voce unica nel suo genere Mama Marjas è stata notata anche dai suoi idoli di sempre: i 99 Posse, i quali talmente colpiti del suo talento hanno deciso la scorsa estate di farsi accompagnare durante il tour da Maria come voce femminile del gruppo.
Al momento l’esplosiva “Regina” è in preparazione del suo nuovo disco di cui uscirà il video del primo singolo estratto di stampo dembow “Poco poco” il prossimo 7 maggio. Anche per questo progetto la sua etichetta sarà sempre quella indipendente tarantina “Love University Records”, fondata assieme a Don Ciccio.
Maria, innanzitutto cosa comporta essere una cantante donna e per di più del Sud oggi: ci vogliono gli attributi?
Significa avere molta determinazione, forza, coraggio e amore per se stesse perché cercheranno sempre di distruggere le tue ambizioni.
Da donne è più difficile affermarsi in ogni campo. Devi dimostrare il triplo per ricevere la metà di quello che riceverà un uomo, anche solo in termini di “visibilità” e riconoscenza.
Partire dal Sud è un’ulteriore difficoltà perché viviamo in una realtà dove è dura condurre la propria vita dignitosamente e onestamente, figuriamoci condurre i propri sogni: è quasi impossibile. Ma dico quasi proprio perché niente è impossibile specie se hai gli attributi che abbiamo citato.
Il sodalizio artistico con i 99 Posse è un altro sogno che si realizza per te?
Sì, è un sogno che si realizza davvero! Diventare la loro “sorellina” per me è stata la conferma del fatto che nella vita la coerenza paga sempre prima o poi!
Sono cresciuta con i loro messaggi. ‘O Zulù e gli altri mi hanno formata come persona tramite i versi della loro musica e adesso faccio parte della famiglia. Per me non può che essere un infinito onore e una prova immensa della “verità” della musica indipendente, della musica fatta per dire qualcosa agli altri, fatta col cuore. E’ stato bellissimo essere con loro sul palco per il “Curre Curre Guaglio’ 2.0 Tour” l’estate scorsa ed un’emozione ancora più grande è stata cantare la nuova versione di “Curre curre guaglio’” che vede la partecipazione mia e di Alborosie. Un “premio” che non dimenticherò mai! Voglio troppo bene ai 99 Posse e li auguro lunga vita!
La coerenza paga. Tu hai dimostrato di averne in grande quantità per più di dieci anni. Quali sono i tuoi messaggi e ideali e perché non potresti mai tradirli?
Il mio ideale di sempre è il rispetto. Se ci pensiamo conseguentemente a questo valore vengono tutti gli altri come l’uguaglianza, l’amore, la fratellanza, l’educazione, la libertà, etc….
Non potrei mai tradire certi messaggi perché fanno parte di me, rappresentano ciò che sono e provo ogni giorno sul palco e al di fuori di esso… Venire meno ai miei principi significherebbe perdere la coerenza e perdere matematicamente anche me stessa.
Quindi quale è la missione della musica di Mama Marjas?
La missione della mia musica è da un lato aggregare le persone facendole sentire “fratelli e sorelle” in ogni parte del pianeta, dall’altro unire le musiche di tutto il mondo. Sempre partendo dal presupposto che il mondo, anche dal punto di vista musicale, abbia avuto inizio dalla Nostra Madre Terra ovvero l’Africa. La musica è il mezzo più bello e armonico per conseguire tali obiettivi. Voglio che un mio concerto lo si viva divertendosi e allo stesso tempo come una “terapia” lunga un paio d’ore in cui bisogna “curarsi” e lasciarsi andare assieme a tutti i fratelli e le sorelle.
Nostante il successo sei rimasta nella tua Puglia in una città forte e difficile come Taranto. Come mai?
Grazie per dirmi che ho successo! E che spesso in una scena così maschilista quasi non me ne accorgo!
Scelgo di rimanere in Puglia perché ho provato a stare fuori per un po’ di anni, ma mi sono resa conto che professionalmente non davo nessuna particolare svolta, lavoravo e facevo concerti come se fossi giù. Magari ero più agevolata logisticamente, ma danneggiata dal punto di vista della qualità della vita.
La Puglia, l’odore e i colori del Mio Sud mi mancavano tantissimo, a tal punto che non riuscivo a vivermela bene… In sostanza “chi me la faceva fare di spendere solo un sacco di soldi tra affitti e spesa per essere più infelice di come stavo giù?”… Ho pensato a quanto si viva con poco nel nostro Meridione e sono ritornata.
Non credo che il posto dove stai faccia il tuo successo o almeno vale per chi non può contare sulla bravura.
Se sei bravo e vali puoi fare la musica e affermarti da qualsiasi parte nel Mondo e in Italia, ma la priorità è la qualità della vita.
E’ chiaro che Taranto per qualità della vita non è proprio il massimo dato che il complesso industriale immenso di questa città ci avvelena e soffoca ogni giorno, ma poi basta andare a fare la spesa a un mercato o fare un salto al mare per capire quanto tutto questo non abbia prezzo. Il Sud è Nostro e dovremmo prenderci la responsabilità di viverci per continuare a lottare. Svuotando le città a causa dei loro problemi non facciamo che arrenderci e non è bello scappare davanti alle responsabilità. Io ho sentito le mie di responsabilità come donna e come artista e visto che vivo di questi messaggi sono rimasta “assùd”.
Raccontaci più nello specifico. Come affronti la quotidianità a Taranto? Come gli artisti possono contribuire a risolvere i problemi della città? In un tuo testo dicevi “Ilva is a killer, music is a star”.
Affronto la quotidianità con coraggio, a testa alta, camminando a fianco di tanti giovani che ormai di una Taranto “così” non ne possono più e hanno capito che l’unico modo per risollevarsi è darsi da fare.
Ormai le Officine Tarantine, l’Archeotower, i ragazzi di Ammazza che Piazza, il Comitato dei Cittadini e lavoratori liberi e pensanti sono ormai le realtà di Taranto e camminando con loro, seguendo le iniziative da esse organizzate sicuramente possiamo già fare tanto. Gente come me, Fido Guido, Zakalicious e moltissimi altri colleghi diamo il nostro contributo ogniqualvolta ce ne sia bisogno… Di certo con le nostri canzoni possiamo fare molto per aprire le menti, aumentare la consapevolezza nei ragazzi di Taranto e in tutta quella gente che a Taranto è stufa di non poter respirare senza la paura di morire.
Assolutamente “Ilva is a killer, music is a star” perché la musica serve ad entrare nelle persone tramite il ballo e l’aggregazione. Anche quest’anno la terza edizione del 1° Maggio, i due concerti annuali di “Ammazza che piazza”, le numerose attività alle Officine Tarantine e all’Archeotower serviranno a mettere la musica in primo piano per ricordarci quali sono le nostre priorità e i nostri diritti divertendoci sempre tutti insieme come fratelli e sorelle.
La tua terra, l’Africa e la Jamaica sono le tue influenze e fonti d’ispirazione maggiori. Quanto sei legata alla tua identità?
L’identità è importantissima se vuoi essere originale perché nessuno nel mondo è te ed è come te! Marjas era la bimba che già da piccina con le treccine suonava le percussioni e ballava fino allo svenimento con sorella e cugine su ogni musica “ballabile”. E’ normale che sia cresciuta così! Sono un’appassionata della musica del mondo e della musica col groove… Il ritmo è la base per me, se non sento il ritmo non riesco a muovermi e quindi a cantare. Addirittura quando scrivo un testo ballo e mi muovo sulla musica per trovare la metrica! Ahahah
Sembra una cosa da pazzi, ma è così…. Gli artisti sono pazzi quando ci mettono il cuore!
E a me quando certi sound arrivano dritti all’anima e la fanno vibrare, vengano essi dalla tradizione popolare, dalla classica, dal Sud Italia, dalla Jamaica o dal Mali significa che si tratta della mia musica o meglio dell’Identità della mia musica.
A proposito della tua musica sei a lavoro di un nuovo disco. Cosa puoi anticiparci?
Si, è un lavoro lunghissimo. Solitamente paragono i dischi ai figli. La gestazione del mio quarto disco mi sembra molto più lunga di quella degli altri. Quindi prevedo “un figlio bello cicciottello”! Ahahah
E’ la prima volta che mi occupo in prima persona della completa formulazione dei brani cioè dalla musica ai testi. Chiaramente credendo nel lavoro di squadra ci sono numerosi musicisti e amici di cui ho moltissima stima che ho coinvolto nell’arrangiamento o anche nella scrittura dei brani.
Il filo conduttore di questo disco è MAMA, intesa come Mama Africa, sottolineando quanto questa abbia contaminato la musica del mondo. La “Mama” Marjas del 2015 invece dopo 11 anni di musica, crescita e sperimentazione è arrivata davvero vicino alla follia. Parlo di me in terza persona perché quasi non riesco a credere di aver concepito un disco così! L’uscita è prevista per il prossimo autunno ma ci sarà già un singolo spumeggiantemente dominicano in giro sul web dal 7 maggio, girato a Taranto sotto la regia della Calibro 9 con la presenza di Alevanille, la più importante Dancehall Queen italiana. Le tematiche del disco saranno come sempre variegate perché ogni musica e beat mi ispirano un tema diverso… Certe cose non le decido mai a tavolino. Questo album sarà un omaggio alla Negritude…Alleluuuuuuuia!
L’etichetta sarà sempre quella indipendente Love University Records. Come mai non hai mai cambiato il team di Don Ciccio e Co. con qualche major nazionale?
La Love University è l’etichetta fondata da Don Ciccio e in cui sono subentrata nel 2009 all’uscita di “B-Lady”, mio primo disco.
Mi piace produrre la musica anche per realizzare i dischi degli artisti che stimo e rispetto. Abbiamo questa label con Don Ciccio in quanto ci piace essere indipendenti e da indipendenti raggiungere alti risultati esclusivamente per merito della qualità della nostra musica. Al momento ci sono un sacco di artisti in Love University: chi in uscita col disco (Francisca, Duppy Rockers e Sud Foundation Kriù) e chi in preparazione (Extrabit, Nikaleo, Miss Mykela, Tahnee e Zire).
Non disdegnerei l’esperienza con una major nazionale, ai tempi di oggi è dura come facilissimo entrare nel mainstream. Da indipendente è molto difficile visto l’identità che caratterizza la propria musica, da partecipante ad un Talent-show è semplicissimo entrare in una grande etichetta, ma significa rinunciare ad avere un’identità del tutto incondizionata. Dato ciò che abbiamo detto finora avrai capito o meglio già sai Eugenia che la seconda strada non mi potrebbe mai appartenere. Quindi dovrei riuscire nella prima strada ovvero avvicinarmi al main-stream mantenendo sempre integra la mia identità musicale… Ma ora non mi interessa. In questa fase della mia carriera continuerò ad essere indipendente, a produrre il mio disco con Love University e a dare i messaggi di sempre.
Eugenia Conti