NEW ALBUM OUT TODAY / Intervista con Damian Marley “Stony Hill racchiude dodici anni di esperienze e diligente lavoro”

Dopo un lavoro di produzione durato dodici lunghi anni, oggi è la data di uscita sul mercato internazionale del nuovo album di Damian Marley : “Stony Hill”,  18 brani in cui si mescolano stili musicali differenti come reggae, dancehall e rap. Nuova sperimentazione a cui si presta Damian è un brano dallo storico stile ballad (Autumn Leaves). I “topics” del disco sono tanti e tutti da ricercare nelle liriche stesse. Un messaggio tra i più importanti è sicuramente contenuto nel brano “Medication” feat. Stephen Marley, in cui i due fratelli spiegano le proprietà terapeutiche della cannabis naturale sdoganando così i pregiudizi collettivi in merito alla questione. Il videoclip ufficiale è già online sul canale YouTube dell’artista. Altro video di “Stony Hill” che già sta spopolando sul web è la produzione dal ritmo feroce “R.O.A.R”.

Il giovane figlio di Bob Marley dimostra ancora una volta il suo talento e la sua versatilità. Comunque legato alle radici, non teme di aprirsi verso suoni più new generation. Abbiamo video intervistato Jr Gong poco prima dell’uscita di Stony Hill a Gallipoli, in Italia. Abbiamo ascoltato i suoi aneddoti sull’ultimo tour mondiale, specialmente riguardanti le date in Africa di cui Damian è rimasto colpito in positivo. Cantare non era obbligatorio per lui,  ci racconta, ma è stato come un processo naturale fin da quando era solo un bambino.

Intervista : Eugenia Conti Shooting : Francesco Sciolti Editing : Shaban Shira

Photo Gallery : Francesco Sciolti

GUSTO DOPA AL SOLE IN SALENTO / Grande programma per la XVI edizione del Festival

gusto dopa 2016

Dopo un anno di stop ecco che ritorna in scena uno dei festival più belli del Salento dedicati alla black music : il Gusto Dopa al Sole. Quest’anno l’iniziativa sarà ospitata nuovamente nella cornice del Postpay Parco Gondar di Gallipoli. Tante le star nazionali e mondiali che hanno calcato il palco del noto evento salentino : da Clementino ai 99 Posse, da Snoop Dogg (oggi auto-ribattezzatosi Snoop Lion) ad Alpha Blondie. Noi c’eravamo e lo show è stato unico. Per l’edizione 2016 i nomi non sono da meno. Dall’11 al 13 agosto infatti potremo assistere a dei mega live con una super line up che non ha niente da invidiare ai più importanti Festival europei.

La prima serata infatti vede come special guests in primis Alborosie accompagnato dalla Shengen Clan Band. L’artista siciliano ormai residente da anni in Jamaica torna sul palco del Gusto Dopa per presentare ai fans locali il suo nuovo album “Freedom & Fyah” uscito lo scorso 20 maggio sul mercato mondiale.

Albo checazz

Dopo di lui sorpresa ancora più grande ad esibirsi sarà il cantante jamaicano famosissimo in tutto il globo Sean Paul. Le sue hit hanno fatto ballare ovunque più generazioni di ragazzi ed anche nel 2016 il Nostro ha prodotto tre singoli che hanno avuto un successo planetario : rispettivamente Cheap Thrills” con Sia, “Lay you down easy” con i Magic! e “Make my love go” con Jay Sean.

sean paul gusto

Siamo certi che il pubblico gallipolino sarà la giusta massive per rendere questa performance ancora più esplosiva col proprio calore. Ad aprire la serata ci sarà invece un nome storico dell’hip hop nostrano : il veterano Dj Gruff che renderà l’attesa dei concertoni davvero piacevole con le proprie selezioni old school.

Il 12 agosto sarà invece dedicato alla musica elettronica per accontentare anche gli amanti del genere. Per l’occasione il più acclamato dj del Mondo David Guetta, accompagnato dall’open act di Jonas Blue, dj e producer londinese (la sua versione di ”Fast Car” di Tracy Chapman è già la hit dance dell’estate 2016) e Kungs, giovanissimo producer francese che a soli 19 anni sta facendo ballare gli appassionati dell’intero Continente. Ci sarà spazio anche per i promettenti artisti locali Walter Suray e That Loud.

Il 13 agosto si ritorna in scena con un fiume di ottime vibes reggae e dancehall.  Anche i protagonisti dell’ultima serata del Gusto Dopa sono imperdibili. Abbiamo on the stage i Sud Sound System, l’immancabile gruppo salentino appena tornato dal mini-tour in Jamaica e che ha portato il proprio reggae in dialetto in tutto il Mondo per oltre 25 anni. Poi ci saranno Richie Stephens e The Ska Nation Band, la nuova formazione che suggella l’unione tra Jamaica e Salento nel nome della ska music. Richie infatti dopo un Festival in Italia ha conosciuto questi musicisti che sono la sintesi di Adriatic Sound Salento, Vudz e Bag a Riddim (Official Band Sud Sound System) ed ha voluto subito produrre un disco con loro intitolato “Internationally”. Dopo essere stati in Giappone, Jamaica ed Haiti è ora iniziato il tour italiano ed europeo che finalmente vedrà l’ensamble composto da nove membri esibirsi al gran completo. Sarà poi il turno degli Après la Classe, anche loro made in Salento e che hanno raggiunto la popolarità grazie al singolo “Mamma gli italiani”. Ma non finisce qui. Quella stessa sera ci sarà anche Freddie Mc Gregor, leggenda del reggae jamaicano che può vantare più di 40 album nella sua carriera, alcuni dei quali composti nel celebre Studio One. Presenterà ai supporters l’ultima fatica discografica uscita lo scorso 17 giugno “True to my roots”. Se volete cominciare ad approfondire qualcosa sul disco potete leggere l’intervista che Freddie ha rilasciato in anteprima sul nostro portale :

http://www.gege-vibes.com/2016/06/23/interview-with-a-reggae-veteran-freddie-mc-gregor-true-to-my-roots-is-my-last-album/

A chiudere la situazione i campioni per eccellenza : Bass Odyssey from Jamaica, uno tra i sound system più forti del Mondo che vanta un numero enorme di vittorie nei sound clashes più importanti di ogni Nazione.

Seguiremo in diretta i tre giorni di concerti. Ovviamente partecipare live a un simile evento è un’emozione che non si può descrivere attraverso un video o una foto. Però per chi sfortunatamente non potrà essere presente proveremo a far vivere virtualmente un po’ delle vibes del Gusto Dopa al Sole.

Restate connessi !

Eugenia Conti

INTERVISTA CON BUNDAMOVE E CICO MC / “Diciamo no alle trivelle prendendo la vita in stile funky : rilassati, ma sempre carichi”

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Abbiamo incontrato i salentinissimi Bundamove (ovvero Manu Funk, Mike Minerva, Marco Calabrese, Antonio de Marianis, Gabriele Blandini e Alessandro Nocco) a Gallipoli qualche giorno prima del Referendum contro le trivelle nei nostri mari dello scorso 17 aprile. Nonostante il non raggiungimento del quorum e i risultati negativi alle urne, che hanno riempito di amarezza coloro i quali credevano davvero in questa battaglia, il concerto del 14 aprile al Parco Gondar di Gallipoli per sensibilizzare i giovani sulla tematica è stato comunque un grande momento di consapevolezza e militanza vissuto sul territorio. Manu Funk, voce e anima dei Bundamove, è stato il cuore pulsante o il veicolo trainante dell’intera situazione accompagnando con la sua Band per oltre tre ore i tantissimi ospiti presenti sul palco dell’evento “Difendiamo i nostri mari – Artisti per il Si”. Il risultato è stato magico. Nel backstage abbiamo avuto modo di confrontarci con Manu, con il resto della crew e con Cico, MC bolognese della formazione Mamafrika che collabora spesso con il gruppo e che ormai ne fa parte. Ne è venuta fuori questa simpatica intervista.

 

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(Photo gallery di Annita Fanizza photo live)
Ciao ragazzi. Innanzitutto perché avete pensato di incentivare questo concerto con lo scopo di sensibilizzare a votare Sì contro le trivelle ? 
Ci sentivamo di partecipare perché si tratta di un tema importante che riguarda tutti come la tutela dei nostri mari. Votare sì significa appunto non rinnovare il contratto con queste società che vogliono esclusivamente fare i propri interessi. Cerchiamo quindi di divulgare i giusti messaggi con il mezzo che abbiamo a disposizione: la musica.
I Bundamove nascono nel 2009 con uno stampo musicale prevalentemente tendente al funk. Raccontateci di come è iniziato tutto…
Siamo una formazione di musicisti che venivano già da diverse esperienze musicali di un certo livello. Avevamo collaborato con gruppi come Roy Paci e Aretuska, Boomdabash, Apres la Classe, Africa Unite, Mamafrika l’mc Cico che ad oggi fa parte anche del nostro gruppo e ancora con Manu Chao grazie al nostro trombettista Gabriele Blandini che, addirittura,  suona attualmente nella sua band. Incontrandoci in più occasioni su diversi palchi d’Italia ed essendo tutti salentini Doc abbiamo pensato nel 2009 di dar vita ad un vero e proprio complesso dal nome Bundamove.
Perché proprio questo nome? 
Nel 2008 abbiamo fatto un viaggio in Brasile e siamo rientrati in Salento con un’influenza portoghese. In realtà il nome in sé non vuol dire nulla ma è un incrocio tra “Bunda” che in portoghese significa “sedere” e “move” che è in inglese rappresenta appunto il verbo “muovere”. Volevamo far muovere il culo alla gente e speriamo di essersi riusciti.
Direi proprio di sì. Invece cosa state progettando al momento, anche per l’estate ? 
Dopo tanti anni di live in questo momento ci siamo fermati qualche mese per chiuderci in campagna a casa di Dema, dove c’è il nostro quartier generale, e ci stiamo concentrando per scrivere il nuovo album. Per l’occasione abbiamo fatto scendere anche Cico da Bologna, il nostro MC per eccellenza e che è stato ribattezzato settimo Bundamove. Diciamo in anteprima che abbiamo fatto un nuovo singolo che si chiama “Roll Over” e che uscirà probabilmente prima dell’estate. Nel frattempo continuiamo a comporre gli altri inediti e a preparare un bello spettacolo live per la stagione. Siamo carichissimi !
Cico anche te stasera a Gallipoli. Cosa vuoi aggiungere ? 
Anzitutto volevo precisare che l’ultimo singolo che stiamo preparando intitolato appunto “Roll Over” è un po’ la prosecuzione del precedente brano “Sexy Voodoo Party”. Quindi sta a rappresentare il trait d’union tra il passato e quello che sarà invece il futuro. Quindi continuiamo con questa atmosfera di festa, però sempre in modo cosciente e resistente.
Quale è il più bel ricordo che avete insieme come Bundamove? 
Al primo posto ci sono tutti i pre e gli after show che costituiscono gli attimi più divertenti e significativi nell’esistenza di una Band. Fare tanti km nello stesso furgone, dormire nello stesso posto fa sì che entri in simbiosi con gli altri componenti e non hai più nemmeno bisogno di parlare. Sai che il tuo compagno di squadra ti comprende al volo. Tutta questa sintonia non può che essere avveritita sul palco. Ma sicuramente ci ha segnato anche aprire live a grandi artisti come Shaggy, Manu Chao, Ska-P e Negramaro. Oppure partecipare allo Ziggen Festival a Budapest. È importante confrontarsi con un pubblico molto più vasto e riuscire comunque a creare lo stesso tipo di atmosfera che nascerebbe in un concerto in cui partecipano esclusivamente i propri fans. Avere a che fare poi con i big della scena internazionale all’interno di uno stesso backstage, parlarci e trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda è qualcosa che ti permette di crescere moltissimo.
Le liriche dei Bundamove sono una bella mescolanza tra sound e denuncia. Quale è quindi il messaggio principale che sprigiona il vostro gruppo ? 
Il messaggio della Band è “Prendi la vita in stile Funky” cioè con tranquillità, relax, ma rimanendo sempre carichi e grintosi. Energia positiva nel posto insomma ! I contenuti sono anche più militanti. Il messaggio è fondamentalmente quello un po’ underground di stare uniti e di cambiare il mondo attraverso le vibes positive che si creano con la musica. Forse ci vorrebbe più ritmo e meno seghe mentali. (Ridiamo)
Ahahahahah concordo alla grande. Quale è il vostro sogno professionale per il futuro ? 
Abbiamo forse il sogno classico di ogni artista ovvero tirare fuori un disco e cercare di trasmetterlo a quanta più gente possibile. Sarebbe già un ottimo risultato. In questo periodo stiamo cercando di esternare i nostri desideri e di concretizzarli nella musica. In un mondo social come quello attuale dove è tutto virtuale e veloce pensiamo che sia fondamentale riappropriarsi della sostanza delle cose come ad esempio creare buona musica. Speriamo che il messaggio arrivi ! E non solo nei live dove è più possibile esprimersi al meglio, ma anche ascoltando normalmente le tracce di un nostro cd.
Eugenia Conti

ARTISTI PER IL SI / Al Parco Gondar di Gallipoli grande concerto contro le trivelle nei mari pugliesi

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Il referendum del 17 aprile relativo alle trivelle petrolifere in mare sta per arrivare. Il referendum nazionale è stato promosso da nove regioni italiane contro i progetti petroliferi del governo nelle acque territoriali ed è sostenuto da molte associazioni ambientaliste e dal movimento No Triv Nazionale. Le regioni promotrici sono Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise. Per poter vincere e far si che non venga estratto gas petrolifero sulle nostre coste deturpando così l’ambiente e soprattutto il mare bisogna che almeno il 50% più uno della popolazione italiana voti SI alle urne. I media nazionali più di rilievo stanno però tenendo la notizia nel silenzio più assoluto. Nessuna opera di sensibilizzazione o quanto meno di informazione. Qui in Puglia per fortuna ci sono i cantanti che passano importantissimi messaggi attraverso il canale più facile e diretto che possano avere a disposizione: la musica. Per sensibilizzare la vicenda No triv non a caso è stato organizzato il prossimo 14 aprile presso la famosa struttura Parco Gondar di Gallipoli un grande concerto intitolato Difendiamo il nostro mare – artisti per il si”. Direttore artistico della bellissima iniziativa Nandu Popu dei Sud Sound System, da sempre noto per il suo enorme impegno nel sociale. Partners ufficiali invece Legambiente onlus, WWF Italia e il comitato Notriv Puglia, in collaborazione con Parco Gondar e TTevents. L’evento assolutamente gratuito conterà la presenza di un gran numero di artisti salentini e non: dai Sud Sound System a Miss Mikela, dai Bundamove agli Aprés la Classe, da Jovine a Bunna di Africa United. Insomma partecipare a quest’evento sarà un’opportunità per tutti dato che seguirà anche un dibattito tra i presenti sulla questione. Non mancate all’appuntamento. Un unico coro di artisti militanti pugliesi si alzerà in cielo per poter urlare con forza No alle trivelle !

Eugenia Conti

MUSIC NEWS / Esce "Fumo nell'anima", la nuova mini-pellicola dei Sud Sound System

SSS FUMO NELL'ANIMA

E’ uscito ieri su Youtube “Fumo nell’anima” il nuovo videoclip dei Sud Sound System. La traccia estratta dall’ultimo album della band salentina “Sta tornu” si è contraddistinta fin dalla prima volta che l’abbiamo ascoltata per la sua profondità e per i forti messaggi contenuti al suo interno. In un Mondo che va all’inverso, in cui non si sa che fine facciano i sogni e in cui le ambizioni vengono soppresse, per i giovani farsi strada e trovare un proprio spazio all’interno della società non è affatto facile. E ciò che ti rimane è l’amaro in bocca dietro i cerchi di fumo da guardare lentamente mentre l’anima viene sempre più dilaniata. Come rendere questi concetti attraverso le immagini? A trovare la soluzione al problema ci ha pensato il talentuoso team made in Gallipoli di Girasudfilm che ha realizzato per la canzone più che un videoclip una vera e propria mini-pellicola. La troupe specializzata nella produzione di cortometraggi, spot e lungometraggi ha prescelto come location per girare le scene in cui cantano Don Rico, Terron Fabio e Nandu Popu il tetto del Castello Angiolino di Gallipoli e la parte più vecchia della città ionica. E così mentre nel video si alternano le bellissime riprese del trio si intreccia la trama della storia che si collega con il testo del brano. Infatti in questa sorta di cortometraggio un ragazzo si innamora di una prostituta fino a sparare il pappone che la sfruttava tenendola sotto il suo potere per arrivare così a salvare la bella e tormentata ragazza. In chiave metaforica la trama di “Fumo nell’anima” indica la difficoltà di oggi nel poter realizzare le proprie aspirazioni in un Sistema ormai malato e tiranno. Le donne a maggior ragione costituiscono l’anello debole di questa catena e spesso sono costrette a vendere il proprio corpo come una merce. Il videoclip drammatico per quasi tutto il tempo si conclude però con un lieto fine che allegoricamente sta ad indicare la voglia di riscatto che sempre più sta emergendo nelle nuove generazioni, soprattutto al Sud. I giovani di oggi, a differenza dei propri genitori e nonni, non hanno più intenzione di sottostare a certi meccanismi imposti dal Sistema come il ricatto occupazionale. Non vogliono essere più una pedina nelle mani dei potenti che fanno di tutto per domare l’intelligenza delle masse e per inculcare nelle menti dei ragazzi solo ciò che vogliono al fine di annientare la consapevolezza e la coscienza critica. La migliore arma per combattere tutto questo è la cultura e la controinformazione. Non a caso nella canzone risuona l’emblematico verso “Presto ancora il sole sorgerà. Presto ancora il sole splenderà”. Insomma un messaggio di speranza per il futuro in perfetta chiave Sud Sound System.

Regia di Francesco Corchia
Sceneggiatura: Andrea Carrozza
Direttore della fotografia: Andrea Bruno
Aiuto regia: Gabriele Sebaste
Segretario di edizione: Davide Pagliara
Attrezzista: Davide Ventura
Operatore Gimbal: Paolo Giuri
Make Up: Dora Paulì, Mariella Calabrese
Costumi: Emanuela Magno

Eugenia Conti